Dettagli Recensione
La storia è una strada a senso unico
La casa editrice E/O ormai ha spiccato il volo, per una serie di motivi: trame intriganti e originali, copertine accattivanti e, probabilmente, anche per la qualità degli scritti che sceglie di pubblicare e tradurre. Non posso dare un giudizio completo riguardo alla qualità, avendo finora letto soltanto due scritti, ma posso dire che le premesse non sono per niente male.
Un buon libro è anche questo "Come fermare il tempo" di Matt Haig. Col suo stile fresco e scorrevole, la storia originale e accattivante e con una divisione in scene non troppo lunghe, l'autore riesce a farci entrare nel mondo che ha creato. La lettura è assolutamente piacevole e, nonostante le 360 pagine, si conclude piuttosto in fretta. La storia non si svolge in maniera lineare, ma è carica di flashback che si inseriscono frequentemente nella storia principale, ma senza risultare invasivi e senza intaccare la fluidità di lettura e la comprensione del testo.
Certo, "Come fermare il tempo" non è un libro perfetto. C'è qualche forzatura narrativa che può far storcere un po' il naso, soprattutto alla fine si ha l'impressione che l'autore abbia un po' velocizzato e semplificato la conclusione perché non avesse idea di come sbrogliare la matassa. Non mi ha convinto.
C'è una ricerca spasmodica di frasi a effetto, di "frasi precotte" da condividere sui social network e cercare la gloria del web.
Per concludere, mi sembra chiaro che l'autore avesse l'ambizione di creare qualcosa che non intrattenesse semplicemente, ma che potesse anche trasmettere un messaggio ed evidenziare alcuni lati controversi della natura umana; tuttavia, credo che ci sia riuscito con meno efficacia, rispetto ad altri autori.
Ora voi mi direte: "con tutti questi lati negativi, è comunque una lettura che consigli?". Assolutamente sì. Questo libro non riesce a raggiungere le sue ambizioni, ha qualche difetto, ma è comunque una lettura gradevole che può lasciare qualcosa.
Il nostro protagonista, Tom, soffre di una disfunzione che tanto disfunzione non è: invecchia molto lentamente e non si ammala mai. Per lui, quindici anni di vita possono equivalere a quindici anni della vita di un essere umano normale. Dunque, il nostro caro Tom ha conosciuto Shakespeare, Fitzgerald e tante altre personalità di spicco della Storia della Terra. Nonostante questo, Tom non è felice: ha conosciuto l'amore ma è stato costretto a perderlo. Come può proseguire il rapporto tra una persona che non invecchia e una che, lentamente, si vede logorare nel corpo e nella mente? Se l'amore è vero resiste anche a questo, ma l'uomo è sempre stato carico di pregiudizi e ha sempre condotto la sua "caccia alle streghe", letteralmente o metaforicamente.
Dunque Tom non può vivere una vita uguale a quella del resto dell'umanità e per questo arriva in suo soccorso Heinrich, capo di un'azienda che ha il preciso scopo di proteggere chi, come lui e Tom, soffre di questa disfunzione. Offirà a Tom la possibilità di vivere infinite vite diverse da cambiare ogni otto anni per non destare sospetti, e gli offirà aiuto per trovare la sua unica figlia scomparsa, e che soffre della stessa disfunzione. L'unica regola da rispettare è: non innamorarsi.
Carino.
"Ci sono esperienze che ho vissuto e che non potrò mai più vivere per la prima volta: l'amore, un bacio, Cajkovskij, un tramonto a Tahiti, il jazz, un hot dog, un Bloody Mary. È nella natura delle cose. La storia era, ed è, una strada a senso unico. Bisogna continuare a camminare in avanti. A volte ci si può semplicemente guardare intorno, ed essere felici proprio lì, dove si è."