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Nudi e crudi
 
Nudi e crudi 2018-09-21 10:30:51 lapis
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Stile 
 
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lapis Opinione inserita da lapis    21 Settembre, 2018
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Vuoti a riempire

Cosa accadrebbe alla nostra vita se, tornando da una serata a teatro, trovassimo la nostra casa completamente svuotata? Quello che subiscono i coniugi Ransome, borghesissima coppia londinese di mezza età, è infatti molto più di un semplice furto. Sono spariti mobili e moquette, vestiti e stoviglie. È sparito lo sformato lasciato nel forno e, d’altra parte, è sparito pure il forno. In casa Ransome non è rimasto più nulla, nemmeno il rotolo della carta igienica: il loro grazioso e ordinato appartamento è diventato una mera scatola vuota.

Sono solo oggetti, è vero. Ma sono pur sempre i nostri oggetti, quelli che caratterizzano la nostra quotidianità, le nostre abitudini, la nostra vita. L’impianto stereo non è solo un semplice strumento per ascoltare musica, ma la scusa con cui Mr Ransome si rintana ogni sera in solitudine nel proprio studio. E nell’armadietto del bagno c’è quella tintura per baffi che lui regolarmente usa e lei finge di non vedere. Dietro i beni materiali si celano infatti piccoli segreti e schemi familiari, sedimentati e accettati con un tacito patto.

Quella casa vuota diventa così un’occasione di rivelazione, la cartina al tornasole in grado di portare alla luce ben altri vuoti: i silenzi, l’apatia, le rinunce. E se Maurice si aggrappa ostinatamente al passato, cercando di ripristinare la propria normalità, Rosemary scoprirà invece che la casa, e l’esistenza, può anche essere riempita in maniera diversa. L’arredamento può diventare vivace, il cibo etnico, e la televisione si può accendere anche di pomeriggio, rivelando un mondo di talk show e discorsi finora sconosciuti.

Attraverso una storia divertente e surreale, Alan Bennett indaga il rapporto di un’ordinaria coppia borghese, innescando interessanti riflessioni sulle consuetudini, i non detti e i precari equilibri che possono essere spezzati da un evento di rottura. La lettura è godibilissima grazie a una scrittura brillante e ironica, capace di raccontare anche il grottesco con misurata eleganza e britannico aplomb. Un racconto ben dosato, che sotto sembianze di comicità cela una certa profondità di contenuto.

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Commenti

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Grazie per questo parere. Mi hai parecchio incuriosita, cercherò di leggerlo! :)
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lapis
21 Settembre, 2018
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Grazie a te per avermi letto, Debora! Mi fa piacere averti incuriosito, è un libricino di neanche 100 pagine, ma offre qualche spunto interessante e tanto humour inglese.
Ciao,
Manuela
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