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Amy e Isabelle
 
Amy e Isabelle 2018-09-17 21:37:00 La Lettrice Raffinata
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
La Lettrice Raffinata Opinione inserita da La Lettrice Raffinata    17 Settembre, 2018
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Torrida estate a Shirley Falls

La creatività necessaria ad ideare una trama fantasiosa è certamente una grande virtù per uno scrittore. Una volta pianificata una storia zeppa di svolte e twist narrativi, svilupparla non è però troppo difficile.
Molta più abilità è necessaria per rendere interessante e coinvolgente un romanzo dalla trama semplice, che narra di personaggi comuni, privi di poteri incredibili o un destino predefinito.
Questa lettura mi ha dato conferma della bravura della Strout, che è stata nuovamente in grado di catturarmi con una storia dal sapore quotidiano, ma dipinta con uno stile ricco e fluido ad un tempo, tanto da far scivolare via decine e decine di pagine; la stessa cosa mi era capitata con “The Help” di Kathryn Stockett -altro libro da cui diffidavo, capace poi di farmi innamorare- e questo romanzo ha anche altri aspetti in comune con il capolavoro della Stockett, come il deciso taglio femminista della storia.
La vicenda ha per sfondo una cittadina del Maine negli anni Settanta dove vivono Isabelle ed Amy Goodrow, rispettivamente madre e figlia. La narrazione si focalizza sul loro difficile rapporto, diventato ancor più teso dopo che Isabelle è venuta a sapere in modo a dir poco imbarazzante della relazione tra Amy ed il signor Robertson, suo insegnante di matematica.
Per le due inizia un periodo molto difficile in cui ognuna soffre in solitudine, incolpando l’altra del proprio dolore. Ad incorniciare questo fulcro narrativo -spesso rappresentato come un filo nero atto a collegare sempre le due donne- ci sono due vicende che portano nuovi dibattiti nel cottage delle Goodrow: la scomparsa di un ragazzina in una città vicina e la gravidanza della migliore amica di Amy; infine, ai margini di questo ideali fiore narrativo troviamo le storie quotidiane degli altri abitanti di Shirley Falls, ognuno in cerca di conforto e comprensione nel prossimo, ma spesso restio a concederne per primo.
Il romanzo risulta diviso quasi a metà, alternando con gusto e ritmo incalzante frammenti del passato alla narrazione nel presente, includendo inoltre qualche scorcio sul futuro dei personaggi.
Logicamente le due protagoniste ottengono la caratterizzazione più approfondita, anche per merito dei loro POV intrecciati, che concedono spazio non solo ai pensieri ma anche ai ricordi ed alle fantasie. Amy e Isabelle crescono insieme in questo romanzo, comprendono i propri sbagli ed iniziano una nuova -e migliore- fase delle loro vite.
Pur apprezzando molto la giovane Amy, la cui storia mi ha in più punti ricordato la protagonista di “Eleanor & Park. Per una volta nella vita” di Rainbow Rowell, la mia preferenza va senza dubbio ad Isabelle, specialmente per il grande coraggio che dimostra nella parte finale tentando di riparare agli sbagli e cambiare destino.
Seppur non siano sempre ben legati alla vita delle protagoniste, tutti i personaggi secondari sono ben delineati e tra loro alcuni spiccano per l’eccellente caratterizzazione, come la solare e ciarliera Fat Bev e Barbara Rawley, che mostra una grande fragilità dietro la sua maschera austera.
La narrazione è davvero ricca di dettagli e ciò contribuisce a rendere la storia vivida, nonché la lettura coinvolgente ed incredibilmente rapida.
Non posso esimermi dal mettere a confronto questo titolo con “Olive Kitteridge” della stessa autrice: le somiglianze sono parecchie e palesi, segno che la Strout si è mantenuta abbastanza fedele al proprio stile nei dieci anni che separano la pubblicazione dei due volumi. Il primo aspetto a saltare all’occhio è di certo l’ambientazione, con le vicende calate nella placida provincia americana, quasi fuori del tempo; entrambi i romanzi sono poi definiti dalle trame lente e prive di eventi sorprendenti, oltre allo spazio concesso ai comprimari capaci di rubare a tratti la scena alle protagoniste. Infine, Olive da un lato e le Goodrow dall’altra sono donne forti e decise, seppur dotate di debolezza e sentimenti reali.
L’edizione Fazi presenta inoltre un’introduzione molto valida per comprendere a grandi linee le tematiche del romanzo ed avere un assaggio delle sue atmosfere.

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