Dettagli Recensione

 
Mediterraneo al levar del sole
 
Mediterraneo al levar del sole 2018-09-06 09:03:48 Mario Inisi
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Mario Inisi Opinione inserita da Mario Inisi    06 Settembre, 2018
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Voglia di nuovi mondi

Mediterraneo al levar del sole è scritto come un romanzo autobiografico ed è pieno dello spirito libero dell’autore, uomo onesto, affascinato dalla bellezza, incline a schivare tutti i lacci cui si assoggetta l’essere umano a partire da quelli famigliari, lavorativi e persino del ventre. La libertà prima di tutto, anche se mai a scapito dell’amicizia. Il libro è bello per lo spirito che lo pervade. La morale dell’autore è profondamente religiosa anche se poco vincolata alla religione per l’esigenza di fratellanza, solidarietà e amore che sono in lui una necessità naturale come per altri il cibo e le comodità. Istrati riesce a mettere un po’ di voglia di viaggiare, di vedere il mondo, di gustarne la bellezza anche a chi, come me, pare nato con le pantofole. Il Mediterraneo ha un fascino infinitamente superiore a quello di Sara la povera donna protagonista del romanzo.
“E’ così: non abbiamo niente da amare in questo giorno che comincia , nulla a casa, nulla fuori di casa, e nondimeno non vogliamo morire e non possiamo vivere di odio. Siamo dunque obbligati ad amare qualcosa: fosse pure un astro! L’oggetto d’amore, infatti, non ha nessuna importanza, è l’amore che è tutto.”
E’ bello il fatto che pur così intransigente con se stesso, Istrati/Adriano vola sopra le meschinità umane senza mai giudicare gli altri. Con l’esigenza, se mai, di capire.
“Per me il conflitto, gravissimo e costante, è altrove: è quando l’individuo buono, dolce e socievole, ma amante di quell’indipendenza che è libertà di muoversi, si volge contro la società che ha costruito la sua esistenza proprio sulla rinuncia di ciascuno alla libertà di muoversi”.
Istrati non nasconde nulla, nemmeno le contraddizioni del suo modo di vivere e dell’essere umano che colpiscono prima il suo amico Michele, guastato e costretto a scendere a patti, anzi a rinunciare a tutte le sue velleità di onestà e di libertà, corrotto dal mondo. E alla fine ognuno esce distrutto e sfigurato nel corpo ma soprattutto nell’anima dal confronto con il mondo di carne, sangue, soldi, interessi. Triste e bello il finale. Alla fine oltre all’anima il mondo manda in pezzi pure le illusioni e i sogni.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
I cardi del Baragan sono il libro più bello dell'autore che è tutto da leggere.
Trovi utile questa opinione? 
100
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

La compagnia degli enigmisti
Demon Copperhead
La stagione degli amori
Il dio dei boschi
La città e le sue mura incerte
Per sempre
La terra d'ombra
In questo piccolo mondo
Lo spirito bambino
Sirene
Giorno di vacanza
Génie la matta
Mattino e sera
Eden
L'anno che bruciammo i fantasmi
T