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Mi brilla l'anima
Che bel libro,quando l'ho iniziato si è accesa in me una scintilla di magia che è durata fino all'ultima pagina,ed oltre,perfino nel momento in cui ho chiuso la pagina di copertina solennemente a fine libro,quella sensazione mi è rimasta dentro,come se la mia anima stesse ancora vivendo in quella realtà che le pagine de "il gioco dell'angelo " hanno creato.
Zafon è strepitoso,è padrone di un lessico forbito e poetico con il quale costruisce figure retoriche che in sé nascondono significati profondi ed allegorici che è un piacere interpretare,il tutto mentre si continua la lettura seguendo una trama avvincente,piena di dettagli importantissimi ed intrecciati tra loro.Passando poi per tratti toccanti come la celebrazione religiosa di Sempere senior,l'affetto incondizionato di Isabella e quello ritrovato di Don Pedro,esempi di come dell'inchiostro su un pezzo di carta possano smuoverci a commozione.
Spettacolare a mio parere il finale,che in poche pagine spazza via come un soffio di vento tutti i dubbi riguardo le lacune formate durante il romanzo,a rigor di logica...e di fantasia.
Bellissimo accorgersi, nella lettera di Sempere JR alla fine,come ci sia una chiara e netta connessione con "L'ombra del vento" con la nascita di Daniel...
L'unica cosa che tuttora non mi è chiara è come mai Pedro avesse pagato per avere David,ma poi lo accoglie anche a casa curandolo e tutto il resto che ne consegue,qualcuno ha una interpretazione da dare?
Per il resto avrei molto da dire ma tutto mi sembra superfluo,solo il bagliore nell'anima che questo libro mi ha lasciato è evidente ed importante,ma è così intimo da non saperlo spiegare,forse solo il maestro Zafon stesso ci riuscirebbe.