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L'ombra della montagna
 
L'ombra della montagna 2018-09-03 07:34:31 andrea70
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
andrea70 Opinione inserita da andrea70    03 Settembre, 2018
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Poco Shantaram....

Ho aspettato parecchio a dedicarmi al seguito di un libro splendido quale è stato Shantaram, volevo gustarmelo per bene , in questi casi ci sono aspettative troppo alte.
Ritroviamo molti dei personaggi che hanno dato vita al primo racconto, il protagonista Lin che a dire il vero in questo seguito mi sembra poco "Shantaram" (Uomo della pace di Dio) , più disilluso , più duro , meno angosciato dai propri conflitti interiori , si comporta da gangster con un suo codice morale ma è più ...nella parte e forse una delle cose belle di Shantaram stava proprio nella lotta interiore del protagonista, nel suo cercare il bene camminando sul sentiero del male. Ora Lin ha dipanato la matassa sul suo cuore e trovato il suo posto nel mondo, ha deciso che non farà più il gangster . Affrontiamo questo percorso di liberazione ma non più di redenzione insieme al protagonista e alla donna che ama , Karla, non più femme fatale dura, misteriosa e manipolatrice, anche lei in transizione verso un "io" più da moglie premurosa. Gli avvenimenti del racconto sono meno coinvolgenti del primo libro e se è molto autobiografico come sostiene l'autore non è una colpa, certamente manca la meraviglia della scoperta di fronte ad un paese pieno di fascino e contraddizioni come l'India e il suo popolo che mi aveva colpito nel primo racconto, i personaggi che già conoscevamo in gran parte si muovono verso una ricerca di normalità , chi rimane ancorato al suo modo di vivere o soccombe o sembra fuori posto .
In un racconto che rimane comunque piuttosto lungo il lettore è confortato dalla penna dell'autore che non ha perso la scorrevolezza narrativa e la capacità di coinvolgere e di affascinare costruendo attimi di poesia anche in semplici descrizioni di situazioni quotidiane, potremmo passare le ore a segnarci i pensieri che vale la pena di ricordare.
La sensazione che ho avuto, ma potrebbe anche dipendere da me e dai diversi periodi in cui ho letto i due libri, è che in Shantaram ogni riga venisse da un profondo turbamento dell'anima , nell'Ombra della Montagna spesso mi sembrava di leggere un normalissimo racconto di avventura narrato agli amici in spiaggia.
Mi è piaciuto anche se non si avvicina neanche alla lontana alla meraviglia di Shantaram.
Shantaram era poesia, questa per quanto buona ed elegante, è prosa....

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