Dettagli Recensione
La cura
Primo libro della trilogia della pianura (anche se, nella serie originale, questo in teoria dovrebbe essere il secondo libro). Lo stile è particolare, perché sono completamente annullati tutti i segni di punteggiatura tipici dei dialoghi; pertanto il lettore si ritrova in un flusso continuo tra il raccontato e gli scambi di battute fra i personaggi. Questo dà un piacevolissimo senso di immersione. L’autore è un vero maestro dei sentimenti che, forse anche grazie a questo suo particolare stile, affiorano spontaneamente. Emergono da soli dalle pagine perché il lettore entra un po’ in esse, per ritrovarsi, per capire, per interagire in un mescolamento continuo. La parte che ho amato di più, sentendola fin nelle ossa, il modo con cui una moglie ed una figlia accompagnano il marito/papà negli ultimi suoi giorni di vita. In questo racconto emerge prepotente la preziosa normalità che si vorrebbe come congelare, anche se la lentezza con cui la storia viene narrata quasi quasi ci riesce. E forse, più di qualsiasi altro aspetto, ho amato la cura e le attenzioni che queste donne riversano su di lui, con una semplicità di sentimenti e con un amore che mi hanno toccato nel profondo.
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Ho letto solo "Canto della pianura" , libro che mi è piaciuto abbastanza. Per il momento attendo. Vedo comunque che anche gli altri due libri della trilogia raccolgono opinioni positive.
Da ciò che ho letto ho avuto però l'impressione che Haruf sia un buon scrittore, ma non un grandissimo scrittore come, per esempio fra gli americani, C. Potok o Marilynne Robinson.
Non ho capito però perchè la trilogia ha nella versione americana "Canto della pianura" come primo libro e nella versione italiana "Benedizione" come primo libro. Vediamo se...proseguendo con "Canto della pianura" troverò o meno qualche collegamento o qualche motivazione...Grazie
Della Robinson : "Gilead" e "Casa" , che fanno parte della stessa trilogia.
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