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Il diario di Jane Somers
 
Il diario di Jane Somers 2018-07-18 15:40:20 Pelizzari
Voto medio 
 
2.0
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
2.0
Pelizzari Opinione inserita da Pelizzari    18 Luglio, 2018
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Il peso della vecchiaia

Libro fluido, che scorre come un flusso ininterrotto, complice lo stile da diario. Però è un modo di scrivere che a mio avviso stanca il lettore abbastanza presto. La storia fa riflettere sul peso della vecchia, sulla letargia a cui si arriva in tarda età, ma il libro permette anche di riflettere sull’importanza della capacità di stare soli, di auto-aiutarsi e di accettare gli aiuti, perché, in fondo, non si è davvero vecchi se il cuore è giovane. Quello che è certo è il senso di malinconia che questa lettura ti lascia nell’anima, una strana sensazione davvero, come di grigiore.

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Commenti

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Rispetto la tua opinone , però,scusami, mi pare che questo libro della Lessing, pur con qualche difetto, abbia uno spessore che tantissimi libri pubblicati recentemente , manco si sognano.
Ciao Marika.
Vedo brillare due sole stelline. Io avrei assegnato qualcosa in più, ma rispetto e comprendo la tua valutazione.
Devo dire che, durante la lettura di questo libro, ho provato una forte antipatia per la protagonista, che rappresenta lo stereotipo femminile che non mi piace affatto. Forse proprio questo carattere così stereotipato rappresenta un limite del libro.La vecchietta invece è delineata con un certo acume psicologico.
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Pelizzari
21 Luglio, 2018
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Hai ragione Matelda, perchè comunque è un libro che caratterizza alcuni personaggi con un ruolo comunque anomalo rispetto alle storie che comunemente si leggono. Però il libro, nel leggerlo, mi ha stancato molto, a tratti anche annoiato, quindi forse, almeno con me, il bersaglio del lettore non lo ha centrato. Devo anche dire che in alcune recensioni ho letto aspetti che io non ho colto, quindi forse il libro non era proprio giusto per me. Ciao!!!
In risposta ad un precedente commento
Pelizzari
21 Luglio, 2018
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Io di questo libro ricorderò la grande lentezza e la grande malinconia...
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