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I canti dell'innocenza
Tracy Chevalier questa volta ci porta nell'Inghilterra di fine 1700 raccontandoci di una famiglia proveniente dalla campagna che decide di trasferirsi a Londra con l'intento di cambiare vita al seguito di un circo. La famiglia è composta dal padre, un bravissimo artigiano di sedie, dalla madre, che non si è ancora ripresa dalla morte di un altro figlio, e dai due figli adolescenti Jem e Maisie. Appena arrivati i ragazzi fanno conoscenza con Maggie, una ragazzina un po' monella con una famiglia scapestrata alle spalle. Nonostante cerchi di apparire come arrogante, saputella e un po' sprezzante, Maggie in realtà è una ragazza di cuore e si affezionerà sinceramente ai due ragazzi, in particolare a Jem, sarà lei che li porterà in giro per Londra, che gli farà vedere uno stile di vita diverso e che li aiuterà nel momento del bisogno. A cambiare per sempre le loro vite poi ci sarà l'incontro con William Blake che farà loro conoscere un modo completamente diverso di vedere ciò che li circonda.
Nell'insieme il libro non è male, si va avanti senza intoppi nella lettura perché si vuole vedere cosa combineranno questi ragazzi, degli adolescenti alla scoperta del mondo in una città che nasconde pericoli ma anche gioie. Le figure dei ragazzi sono ben delineate, mentre ho trovato un po' evanescente la presenza di William Blake, se metti un personaggio del genere sarebbe bene approfondirlo un po' di più e non lasciarlo solo come presenza fugace. Mi è piaciuta molto la descrizione della Londra dell'epoca, via via che le pagine scorrevano mi sembrava di essere stata anche io lì in quell'epoca, d'altronde la Chevalier è bravissima in questo. Sono rimasta un po' delusa dal finale, lasciato troppo alla fantasia del lettore.
Un bel libro anche se non il migliore dell'autrice secondo me.