Dettagli Recensione
La modernità dell'ultimo Steinbeck
Rileggo questo romanzo trent’anni dopo ed avverto la stessa immutata empatia per il protagonista.
Nel frattempo ho lavorato per un’azienda americana, toccando con mano lo spietato calvinismo di una società per cui l’affermazione sociale è imprescindibile dal successo economico. Non importa quale sia il prezzo da pagare. Citando Steinbeck: “Negli affari e nella politica un uomo deve aprirsi, scavarsi la strada attraverso gli uomini, per arrivare a essere Re della Montagna. Una volta là, può essere grande e buono, ma prima ci deve arrivare.”
Ethan Hawley è ultimo discendente di una antica famiglia, un tempo importante, che prospero’ grazie alla caccia alla balena. Tra i suoi antenati pirati e padri pellegrini giunti a bordo del Mayflower. Quando il più economico carbone sostituì l’olio di balena, gli Hawley cominciarono il loro inesorabile declino non essendosi adattati al cambiamento in atto. Più tardi Ethan stesso cercò fortuna nel commercio, fallì e si trovò costretto a vendere il suo negozio ad un italo-americano che lo assunse come commesso.
Siamo all’inizio degli anni 60 a Long Island, Ethan ha un cognome ingombrante, un lavoro modesto e la commiserazione appiccicosa dei suoi concittadini.
Egli è lucido e consapevole testimone di una società malata, ha il sarcasmo necessario per guardare con caustico distacco alle meschinità che lo circondano ed avverte l’assurda iniquità dell’equiparazione tra conto in banca e dignità della persona.
Nei memorabili sermoni tenuti di fronte a una silente assemblea di lattine, sottaceti, acciughe e scatole di biscotti, emerge lo spessore dell’uomo refrattario alle ipocrisie del suo tempo.
Eppure anche lui cederà alle pressioni del piccolo mondo che gli sta attorno, ai lamenti dei figli insoddisfatti per il loro status sociale, ai consigli più o meno interessati dell’ affarista locale e dell'amico bancario. Finirà per sacrificare onestà e dignità morale di generazioni di Hawley purché la moglie possa finalmente “camminare a testa alta“.
Per raggiungere il successo economico, non esiterà ad architettare una rapina in banca, a tramare subdolamente a danno del datore di lavoro e, ancor peggio, a provocare indirettamente la morte dell’amico di infanzia pur di raggiungere lo scopo.
Il prezzo da pagare sarà però troppo alto. Ethan non si riconosce nell’uomo senza scrupoli in cui si è trasformato ed è tormentato dal rimorso per la morte dell’amico.
L’episodio del figlio che, pur di ottenere un effimero successo, falsifica il tema del concorso nazionale, gli rivela come abbrutimento morale e perdita dei valori abbiano penetrato le stesse mure domestiche un tempo immuni da tanto squallore.
Il disgusto sarà troppo forte e lo condurrà ad un passo dall’auto-annientamento. A salvarlo, l’amore di una figlia, ed un talismano simbolo dei valori che i suoi antenati gli hanno consegnato.
Romanzo quantomai moderno da annoverare tra i capolavori di Steinbeck. La caduta morale di Ethan Hawley è quella che osserviamo quotidianamente attorno a noi. In pochi, oggi come allora, restano immuni dall''Inverno del nostro scontento" che rode loro dentro.
Indicazioni utili
Commenti
3 risultati - visualizzati 1 - 3 |
Ordina
|
3 risultati - visualizzati 1 - 3 |