Dettagli Recensione
Libro non per tutti
Quello di Bukowski è un nome che ho sentito spesso nel corso degli anni. C'era chi lo osannava, chi lo considerava sopravvalutato e un paio di persone che, come me, non aveva mai nemmeno letto una sua frase. Cercando su Amazon un libro a basso costo che mi permettesse di staccare da quella palla di Tropico del Cancro mi sono imbattuto in Post Office, il primo romanzo pubblicato di Bukowski. Acquisto obbligatorio, anche perché lo si trova a soli 4 euro.
L'edizione da me presa (TEA) l'ho trovata davvero affascinante: copertina flessibile, resistente e dal design semplice, carattere della giusta grandezza, formato comodo e portatile. Ovviamente è un parere soggettivo, io adoro tutte queste cose e trovarle in un unico libro mi ha fatto piacere.
Il libro è una semi-biografia di Bukowski, semi perché vi sono alcuni elementi di finzione (a detta stessa dell'autore, noi non possiamo sapere cosa sia fittizio e cosa reale).
Non è certamente una lettura per tutti, non perché sia difficile o noiosa ma perché bisogna capire il personaggio che è Chinaski/Bukowski per apprezzarlo. Non siamo di fronte a un protagonista buono e il racconto è pieno di bevute, sesso, descrizioni della sua pessima vita e del lavoro. A tratti vi è dell'umorismo (cinico), ma il libro tratta praticamente solo di temi deprimenti e rozzi. Leggendolo non ci si immedesima nel personaggio, ma si impara a conoscerlo, capiamo il suo modo di pensare. Grazie allo stile di scrittura di Bukowski il libro ti tiene incollato, tant'è che l'ho finito in una sola seduta.
Io l'ho trovato un ottimo libro e, pur sapendo che gli argomenti alla base dei suoi libri sono sempre gli stessi (alla fine sono tutti semi-biografici, è anche normale), sicuramente recupererò anche il resto della bibliografia di Bukowski.