Dettagli Recensione
SIAMO TUTTI APPRENDISTI
Questo libro ha la capacità di rivoltare l'animo del lettore come un calzino, estirpandone pregiudizi, certezze e cliché, fino a far tabula rasa di ogni credenza precedente su quanto incidano gli stati sociali ed economici sulla ricchezza d'animo e la nobiltà dello spirito. Abituati come siamo a giudicare dalle apparenze (e lo siamo un po' tutti, anche i più aperti non si aspetterebbero mai di parlare di opere liriche, pittoriche o letterarie con un esercente di umili mestieri….. perché certi ambienti sono ormai di interesse esclusivo di circolo prestigiosi e ristretti ,secondo la comune mentalità), la lettura di questo libro ci riporta invece alla base dell'interesse per il sapere e l'arte, e alla base dell'accettazione di certi modelli imposti e pre-imposti. Nelle difficoltà di adattamento estreme di una ragazzina dodicenne e nella vita quotidiana non proprio stimolante di una portinaia ultra cinquantenne abbiamo la possibilità di riconoscerci, di vedere anche i nostri limiti e le nostre perplessità ,magari sepolte sotto lo scorrere di una quotidianità che non ammette dubbi né cambiamenti troppo radicali. Ma dopo aver letto "L'eleganza del riccio" niente, e dico NIENTE sarà più come prima……. L'autrice, tramite l'intreccio di queste due storie a cui si aggiunge, in modo discreto ma fondamentale, la terza storia del ricco regista giapponese, ci regala un'opera che oserei definire rivoluzionaria, molto più rivoluzionaria di trattati o opere a tal fine elaborati, perché qui si parla di intima rivoluzione dell'animo umano…. Le scoperte adolescenziali di una ragazzina non hanno età, possono avvenire in ogni momento della vita, o anche mai, nei casi più ostinati…… Le conquiste umane e personali di una donna matura sono anch'esse maturate nei vari momenti della vita, senza data o scadenza, ma in relazione ai vari incontri e alle vicissitudini che della vita stessa fanno parte. Un libro scritto con grazia, con delicatezza anche se si affrontano argomenti molto forti e pesanti, un libro, soprattutto, scritto con amore, che invita ad aprire mente e cuore.
Perchè, senza cuore "lo sguardo è come una mano che tenta inutilmente di afferrare l'acqua che scorre. Si, l'occhio percepisce ma non scruta, crede ma non interroga, recepisce ma non indaga, è privo di desiderio e non persegue nessuna crociata."
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Commenti
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Mi fa molto piacere vedere che ti sei ritrovata nelle mie parole. Quindi hai "sentito" anche tu la fatica e la sofferenza del vivere che accomuna le protagoniste del libro! E ti sei fermata anche tu a respirare l'atmosfera di incanto quando Kakuro parla delle betulle flessuose della campagna russa, o Paloma descrive come sarebbe bello se la vita fosse armoniosa come un coro, un coro in cui tutti i problemi e i conflitti si dissolvono appena si inizia a cantare tutti insieme…… non per dilungarmi, ma dopo aver letto alcune recensioni negative, dove addirittura si prendono in giro i personaggi e si taccia di assurdità l'intero romanzo, le tue poche righe mi hanno ridato speranza nella sensibilità e nella bellezza dell'animo umano. Buon pomeriggio...….. e buona vita! :-)
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