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La tigre bianca
 
La tigre bianca 2018-05-29 15:32:31 Mario Inisi
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Mario Inisi Opinione inserita da Mario Inisi    29 Mag, 2018
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La stia per polli

La tigre bianca è un romanzo ironico, cinico, spietato come è spietata la società indiana. Il protagonista sognatore, intelligente, capace, rarissimo esemplare del suo ambiente come una tigre bianca descrive la sua ascesa a partire dal funerale della madre fino al suo posto di imprenditore, racconta cioè il suo passaggio dalle Tenebre alla Luce. Spiega inoltre i meccanismi su cui si basa la società indiana oltre alle ragioni socio culturali per cui una rivoluzione politica mai potrà partire dall’India. Infatti, una delle più grande invenzioni dell’India è la stia per polli e chi è dentro la stia non può uscire dalla stia a meno che non sia una tigre bianca, cioè uno di quegli individui che possono anche accettare il massacro di tutti gli altri parenti pur di farcela. Il romanzo è molto originale perché le cose sono viste dal punto di vista del servo, intelligente ma ignorante per forza di cose, per cui il suo punto di osservazione per quasi tutto il romanzo è molto simile a quello ingenuo di un bambino che però ha voglia di imparare e impara in fretta le regole del gioco, non solo per giocare e passare da servo a padrone ma soprattutto per poter diventare un uomo libero, l’unico tipo di uomo che in India può permettersi una famiglia. Il libro è molto intelligente, originale, duro ma vero. Si intuisce anche un rapporto India -America simile al rapporto servo -padrone. Un libro brillante e intelligente, in cui il cinismo nasce non dall’opportunismo ma piuttosto dalla disperazione e dalla mancanza di alternative. E non arriva fino alle sabbie mobili della rassegnazione.
“C’è una storia che devo aver orecchiato alla stazione, signore, o forse l’ho letta sulla pagina strappata che avvolgeva una pannocchia di mais comprata al mercato… non ricordo. Era una storia del Buddha. Un giorno, un astuto brahmino che voleva incastrare il Buddha gli domandò: «Maestro, ti consideri un uomo o un dio?» Il Buddha sorrise e disse: «Nessuno dei due. Sono uno che si è risvegliato mentre voi dormite ancora».

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Commenti

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Ciao Mario molto bella la tua recensione e condivido le tue osservazioni! Anche a me è piaciuto molto e nonostante che il libro sia duro e spietato ho trovato la lettura piacevole e divertente e come tu stesso la definisci originale !
Sì un gran bel libro, intelligente e particolare.
Mai sentito nominare questo libro. Però, Mario, il tuo commento e la pioggia di stelle che hai fatto cadere su di esso lo fanno prendere in considerazione.
Lo avevo già segnato a suo tempo con la recensione di Paola, la tua dunque una conferma, potrebbe piacermi.
E' un gran bel libro.
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