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Due donne e una sciarpa
Due donne, due grandi tragedie che hanno colpito New York ad un secolo di distanza l'una dall'altra: l'attentato dell'undici settembre 2001 e l'incendio di una famosa fabbrica tessile nel 1911. Entrambe sono sconvolte e rimangono "sospese" in un limbo, incapaci di andare avanti con la propria vita lasciandosi il dolore alle spalle, costrette a convivere con un perenne senso di insicurezza e di in
Due ritratti femminili che tentano di riprendere le fila della propria esitenza nonostante il dolore e le cui storie sono accomunate da una sciarpa ricamata, che attraversa più volte l'oceano e, un po' per caso, si ritrova a passare dalla prima protagonista alla seconda.
Il romanzo non mi è dipiaciuto, anche se dalla quarta di copertina, mi aspettavo qualcosa di diverso, una narrazione che avesse per protagonista la sciarpa e la scoperta della sua storia. L'autrice si concentra prevalentemente su di Clara, infermiera dei primi del 900, mentre lascia un po' in secondo piano l'altra protagonista, cercando poi sul finale di raccogliere, anche un po' frettolosamente ed in maniera scontata, i pezzi della sua storia.
Un libro che si fa leggere, nonostante a momenti sia un po' lento e prevedibile e non sempre riesca a far arrivare al lettore le sensazioni e le emozioni dei personaggi; una narrazione semplice ed immediata, senza troppe pretese, che risulta tranquilla e gradevole per chi cerca una lettura poco impegnativa e di compagnia.