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Tre donne, tre dolori
A Teheran le lumache fanno rumore segna l’esordio letterario della “romanziera e poetessa” Zahra ‘Abdi. E’ un ottimo esordio, con lode , il tratto di una penna attenta, soave, di talento e che convince. I temi trattati moltissimi e variegati: l’amore, il senso di colpa, la sofferenza per il passato e la paura per il futuro, il bisogno di superare il dolore e la consapevolezza di vivere in bilico tra illusione e realtà. Sono tematiche che caratterizzano la vita di Shirin, di sua madre e di Afsun. Shirin trova conforto in una realtà parallela, con i protagonisti dei film che guarda con intensità di notte. Suo fratello Khosran è scomparso ventidue anni prima, e sua madre si dispera. La mamma di Shirin è logorata e anche lei si è creata un mondo immaginario nella stanza di lui, tra le sue cose, dove il tempo si è fermato. Afsun è una donna brillante, appagata, e di successo, ma è morta dentro, annientata dal dolore per la scomparsa di Khosrov , per aver sposato un uomo di cui non gli importa nulla, per non aver avuto figli. Tre esistenze di donne, lontane eppur vicine, legate da un comune dolore, da vincere per non arrendersi.
Un Iran sospeso tra passato e presente, si sviluppa una storia avvincente, che emoziona il lettore con bramosia ed avidità. A Teheran:
“le lumache fanno rumore, e cullano l’attenzione di coloro che si fermano ad ascoltarle in religioso silenzio.”.