Dettagli Recensione
OVE
Questo libro è buffo... e allo stesso tempo profondo.
Ove è la persona che tutti definiscono scontrosa e se tutti si fermassero alla prima impressione, forse Ove sarebbe riuscito nel suo intento, mai palesato apertamente, ma conosciuto fin dalle prime righe del romanzo.
Ove è un persona che è stata messa in ginocchio molte volte dalla vita, ma che si è sempre rialzato combattendo le sue battaglie contro le "camicie bianche", o per lo meno lo ha fatto fino al momento in cui lo conosciamo, nella prima pagina di questo libro.
Ma la sua storia è ancora tutta da scoprire.
Così attraverso flashback tra un tentativo maldestro e l'altro e la vita del vicinato, conosciamo Ove da ragazzo e poi da adulto. Un ragazzo solo con la ferma convinzione che "quel che è giusto è giusto" e che spesso dimostrava le capacità di un adulto.
"Se Ove fosse stato il tipo di uomo che riflette su come e quando si diventa quel che si è,
forse avrebbe indicato in quell'episodio il momento in cui aveva imparato che ciò che è giusto è giusto.
Dato che,però,non gli piaceva invischiarsi in certi ragionamenti,per lui quello era semplicemente stato il giorno in cui aveva deciso di essere il meno diverso possibile da suo padre."
Poi Ove trova il suo "colore".
"La gente diceva che lui vedeva il mondo in bianco e nero.
Ma lei era il colore.
Tutto il suo colore."
Ed è impossibile pensare che Ove sia solamente un uomo scontroso.
Tutti i personaggi sono splendidi in questo romanzo anche se sono come macchiette di colore sfuggevoli che irrompono con forza nella vita di Ove e che lui tenta di scacciare in tutti i modi. E così come Ove, anche io li ho intravisti di sfuggita, registrandoli come comparse, ma rimanendo di fatto attaccata alla figura di Ove.
Nella maggior parte dei casi questo sarebbe un enorme difetto, ma qui no. È come se tutto il romanzo fosse strutturato sul carattere del personaggio, stile compreso, e lo ammetto, mi è piaciuto molto.