Dettagli Recensione
Last Night in Montreal
Ho comprato questo libro tanto tempo fa e ora mi chiedo che cosa mi aveva attratto.
La copertina forse? Il formato? La trama?
A lettura ultimata non posso dirlo con certezza.
Iniziamo dal principio: il titolo è fuorviante. Come spesso accade il titolo in originale viene stravolto e Last Night in Montreal diventa la musica delle parole e diciamolo, la musica, in questo libro, non centra per nulla.
Avrei potuto soprassedere a questo difetto se nella trama ci fosse stato un solo riferimento alla musica o alla musicalità delle parole, ma nulla...
Per quanto riguarda la trama non ho nulla da obiettare a parte, forse, l'eccessiva drammaticità.
Che le cose stessero come si sono poi rivelate (frese criptica per non fare spoiler), lo si intuisce dalla prime pagine, forse non proprio nei particolari, ma è chiaro come il sole. Tutto il resto è contorno.
Mi è piaciuto lo stile, il continuo alternarsi tra passato la cui voce narrante era Lilia, la protagonista, e il presente dove seguiamo Eli.
Sembra piuttosto caotico raccontato, ma ha un suo perchè.. i frammenti del passato si collegano a formare un puzzle complesso, un puzzle che Eli vuole a tutti i costi portare a termine, un mistero che si svela pian piano, anche se intuibile fin dall'inizio.
Purtroppo però non è scattata la scintilla con i personaggi, nè con Lilia che non sa rimanere, nè con Eli, che la insegue senza un motivo preciso, solo per vedere se sta bene o forse, ma questo è solo un mio pensiero mai esplicitato nel libro, per sapere perchè l'ha lasciato e probabilmente, costringerla, o meglio, supplicarla di tornare con lui.
Lei troppo enigmatica, lui troppo statico. La scintilla tra loro non è scoccata esattamente come non c'è stato innamoramento tra me e questo libro.
Lettura carina, godibile sia per la trama che per la lunghezza, ma nulla più.