Dettagli Recensione
Piccola visione e versione del nemico
Sabotaggio d'amore non manca della scrittura sferzante dell'autrice. Filo conduttore é la guerra, anzi la Seconda Guerra Mondiale mai finita, senza pietà tra bande di monelli nel ghetto delle famiglie di diplomatici di tutte le nazioni in una Pechino all'inizio degli anni '70. La protagonista che si crede il centro del Mondo combatte attivamente e gloriosamente ma scopre un amore di origini italiane che la mette a tappeto per l' indifferenza. Scopre così la sofferenza. Un amore che al tempo stesso però trasmette molti insegnamenti che Amélie non mancherà di sfruttare nel futuro.
L'autrice a tratti fa immergere nella visione combattiva dei bambini sempre alla ricerca di nuove tattiche e astuzie, torture e scaramucce; a tratti invece delinea l'orrendo ghetto grigio senza verde, l'isolamento rispetto ai cinesi e la sua personale idea di comunismo. In tutto ciò la descrizione degli adulti guasta feste non lascia scampo e la piccola Nothomb non si smentisce! Tanti spunti e punti di vista. Un po' autobiografico, un po' irriverente, un piccolo "sabotatore" a "cavallo" nella città dei "ventilatori"!
L'autrice o la si ama o la si odia, ho letto molto di lei e preferisco altri libri ma questo scorre e rende bene l'idea di una Amélie maschiaccio e piena di carattere, che impara le lezioni di amore e sofferenza! "prendete una banda di ragazzini di tutte le nazionalità: rinchiudeteli insieme in uno spazio ristretto e cementificato. Lasciateli liberi e senza sorveglianza. Chi suppone che i ragazzini si daranno la mano con amicizia é davvero ingenuo"