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I LIBRI SALVANO LE PERSONE
Ho aspettato un po’ di tempo prima di scrivere questa recensione, non riuscivo a decidermi e non trovavo le parole giuste.
Il motivo principale di questo mio tentennamento è stato perché il libro mi è piaciuto moltissimo, forse troppo.
Mi ha colpito molto questo titolo così lungo e così particolare e dopo aver finito di leggere il romanzo, sono rimasta esterrefatta e piacevolmente sorpresa.
Juliet, è la protagonista della storia, è una scrittrice ed una giornalista che vive a Londra, il libro inizia nel 1946, pochi mesi dopo la fine della seconda guerra mondiale. La città inglese e i suoi abitanti non sono più gli stessi, tutto è cambiato dopo il conflitto e tutto sembra completamente distrutto, le strade, gli edifici ma soprattutto le persone.
Questo è un romanzo epistolare, i personaggi sono moltissimi e a volte il lettore si potrebbe perdere, ma ho apprezzare il fatto che le autrici siano riuscite a mantenere l’equilibrio della storia e a renderla interessante.
Dietro il romanzo ci sono sempre delle persone e la storia di Mary Ann Shaffer è molto particolare e mi ha toccato molto, anche se l’autrice è scomparsa voglio fare questa nota e ringraziarla perché in questo testo sono riuscita a trovare dei sentimenti veri e soprattutto l’amore per i libri.
Juliet, incarna sicuramente un nuovo modello di donna molto moderna, vive da sola, ha un suo lavoro e soprattutto non si vuole sposare solo per sistemarsi. La ragazza ha trentadue anni e per l’epoca una donna di quell’età doveva essere già sistemata e avere almeno un paio di figli, mentre, per Juliet le cose sono diverse e nel corso della storia lei è sempre stata coerente con se stessa e non ha mai rinnegato i suoi principi.
Un giorno per caso la donna riceve una lettera da Dawsey Adams, che vive nella fattoria di St. Martin’s Parish a Guesney, lui sta leggendo un libro che una volta era appartenuto a Juliet ed è lì che ha trovato il suo indirizzo.
E’ proprio un libro che cambierà la vita di questa ragazza,che lettera dopo lettera, scoprirà l’esistenza del “Club del libro e della torta delle bucce di patata di Guesney” , un nome così particolare che stimola la curiosità della donna.
Qui inizia una corrispondenza tra la donna e i membri del club del libro che a tratti la sconvolgerà e a volte la farà sorridere, ad un certo punto Juliet si propone di scrivere un libro sulla loro storia e sul loro club letterario.
I libri sono riusciti a salvare dalla guerra alcuni degli abitanti dell’isola e li hanno tenuti uniti.
Guesney è stata occupata dalle truppe tedesche nel 1940 e la vita per queste persone non è stata più la stessa, tutte le comunicazioni telefoniche e telegrafiche furono interrotte, il cibo era scarso come gli indumenti, le scarpe e la carne era una cosa molto rara da trovare.
Il club nasce una sera, quando Amelia Maugery riesce a nascondere un maiale e invita alcuni abitanti del paese a mangiare e tra un bicchiere di vino e una chiacchiera non si accorgono di essere andati oltre l’orario previsto per il coprifuoco, così cercano di attraversare i campi e di tornare a casa.
Ma vengono scoperti ed è Elizabeth McKenna ad inventarsi l’esistenza del club letterario ed è così che poi iniziano gli incontri tra i membri del club.
La torta di bucce di patata nasce perché non avevano chissà quali ingredienti per fare un dolce e quindi hanno improvvisato facendo il ripieno di purè di barbabietole e la crosta con le bucce di patata.
Tra i vari personaggi, un po’ tutti mi sono rimasti nel cuore, ma vorrei soffermarmi su Elizabeth, l’unica del club che non scriverà a Juliet, la sua storia è molto particolare e non vi svelo nient’altro sul suo conto ma posso dire che è la vera eroina della storia.
E’ quella che tiene le redimi del club letterario, che cerca nel suo piccolo di fare qualcosa per combattere quella terribile guerra e non sappiamo molto di lei o del suo destino fino a quando non leggeremo le ultime pagine del romanzo.
Juliet e Elizabeth, seppur diverse, hanno una forza interiore incredibile , i loro personaggi diventano cari al lettore, che si appassiona alla loro storia.
Tutti noi vorremmo far parte del club e parlare di libri.
La storia di questo romanzo ti emoziona, ti spiazza, ti spacca in due, ti fa sorridere, piangere e ridere e penso che la terrò sempre nel mio cuore, un’opera che non pensavo fosse così coinvolgente e che mi ha sconvolta.
Un romanzo epistolare che vorrei che leggessero tutti per rendersi conto di quanto sia forte il valore dell’amicizia e della lealtà e quanto i libri possano veramente salvare le persone o almeno regalare dei momenti di spensieratezza.
La scelta di scrivere questo libro attraverso delle lettere rende sicuramente il testo più interessante e pieno di suspense e ho trovato che lo stile delle autrici fosse molto curato e particolarmente incisivo nelle parti dove si voleva porre l’attenzione.
I personaggi sono molti ma devo dire che ognuno ha la sua storia e il suo vissuto, ognuno ha qualche aneddoto legato alla guerra ma alcuni sono piuttosto restii a parlarne, perché le ferite non si sono rimarginate e forse non lo saranno mai.
In alcuni momenti mi sono immaginata a vivere in quel tempo, magari ad essere amica di Juliet e a ricevere quelle meravigliose lettere e nonostante in quegli anni si vivesse peggio, oggi non c’è più la stessa magia sia nei rapporti amorosi che nell’amicizia.
Un romanzo che non ti aspetti,che ti sorprende, che ti strappa un sorriso e una lacrima e che diffonde l’amore per i libri.
I libri salvano sempre, anch’io sono stata salvata da loro.
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