Dettagli Recensione
L'eroina dei sex-toys
Torno a leggere Palahniuk dopo ben 4 anni di stop, e forse ho sbagliato libro per ricominciare. Dopo i bellissimi ricordi legati a Invisible monster, Soffocare e Rabbia, Beautiful You mi ha un po' delusa, sembrando una storia tenuta insieme solo da satira e tagliente ironia.
Questa volta il vecchio Chuck si cimenta nella storia di una moderna Cenerentola, Penny Harrigan. Con le fattezze della tipica eroina, la giovane 25enne sogna un destino che la renda famosa in tutto il mondo, la figura a cui tutte le donne del futuro possano guardare con riconoscenza. E già qui trovo - o sono solo io? - la prima satira a tutto il filone delle giovani donne dello young-adult e movimento femminista annesso (che per fortuna nel 2015 non era nemmeno così ruggente).
Penny, con l'esame da avvocato mancato e quindi relegata a stagista ma nello studio più in voga della città, viene improvvisamente invitata a cena dal miliardario più famoso del mondo, C. Linus Maxwell (Max), dopo una rovinosa figuraccia. La giovane Cenerentola e il suo "principe nerd".
A partire dalla cena e per praticamente tutta la prima metà del libro la storia si snoda secondo uno schema ben preciso: lui, freddo e cinico studioso, si dedica giorno e notte a provocarle orgasmi multipli, supportato da una quantità impressionante di sex-toys, lubrificanti e giocattoli erotici inventati da lui dopo anni e anni di studio. Lei, tra un orgasmo debilitante e l'altro, passa le giornate a letto a farsi massaggiare, bere champagne e vestire griffato. Seconda satira nemmeno troppo celata: 50 sfumature vi dice qualcosa?
I personaggi accessori sono frutto di studiatissimi - e volutissimi - cliché.
Per fortuna nella seconda parte lo stile e la tagliente ironia di Palahniuk emergono un po' più naturalmente, dipanando una storia assurda, dai tratti complottistici-erotici e con un personaggio oggettivamente pensato benissimo (Baba Barbagrigia). Non vi anticipo nulla di grosso, se non che il fine ultimo del malvagio - si era capito?- Maxwell è di controllare tutte le donne attraverso aggeggi erotici che donano orgasmi che creano dipendenze peggiori dell'eroina.
In equilibrio tra il demenziale e l'impossibile, almeno la storia acquista di ritmo e humour.
Comunque non ho apprezzato i continui rimandi alla tendenza di compare lo stesso prodotto in massa, come pecore. Capisco che sia un problema della nostra società, ma dal rimando alla "saga di vampiri innamorati che tutte leggono" alle scarpe, la cosa è diventata un po' pesante, e da satira sembrava quasi un'accusa.
Di libri di Palahniuk ne ho letti di migliori.
Indicazioni utili
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- no