Dettagli Recensione
Zia Mame, eccola qua!
Con “Zia Mame” Patrick Dennis dona al lettore un componimento ironico e divertente.
La cara zietta, con la sua spontaneità e genuinità, arriva dritta al cuore e ha la capacità di rendere vivide le vicende che coinvolgono il protagonista, Patrick. Quest’ultimo, rimasto in età adolescenziale orfano, viene affidato alle amorevoli cure di questa donna non maritata e senza prole al seguito. E nonostante i molteplici legati con cui le viene concesso (perché di vera e propria concessione si parla), la vita del giovane risente immediatamente di quella irrequieta e frenetica della neo acquisita madre. Basti pensare alla scelta della scuola, chiamiamola così, “progressista” e priva di tabù, in cui lo studente viene iscritto…
Ma, badate bene, siamo a cavallo del 1929, la crisi non risparmia nemmeno la imperturbabile Mame che, alla sua età, e abituata a lussi e sfarzi, feste, cene, spettacoli, e a mettersi in mostra, si vede costretta a trovarsi un lavoro. In merito, degno di nota è l’episodio in cui viene assunta come commessa senza però essere informata del fatto che ad ogni vendita corrisponde una entrata monetaria. E quante volte il piccolo, e poi adulto, Patrick ha dovuto e dovrà correre in suo aiuto? Quante fughe dovrà mascherare per soccorrere l’eclettica tutrice?
“Zia Mame” è stata una scoperta. Non sapevo cosa aspettarmi, a tratti mi ha ricordato “Colazione da Tiffany” di Truman Capote, a tratti “Il Giornalino di Gian Burrasca” al femminile e in versione adulta, ma di fatto l’ho trovato una lettura graziosa seppur non indimenticabile, non impegnativa e adatta a chi cerca opere con cui staccare dalla realtà, ridere e trascorrere qualche ora lieta.