Dettagli Recensione

 
Il gigante sepolto
 
Il gigante sepolto 2018-02-12 16:39:32 Mian88
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
Mian88 Opinione inserita da Mian88    12 Febbraio, 2018
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

Scappare dai ricordi, dagli errori? O affrontarlI?

«Sarà così per qualcuno, padre, ma non per noi. Axl e io desideriamo riavere i bei momenti vissuti insieme. Ne siamo stati derubati, come se un ladro nottetempo fosse entrato in casa a portarci via quel che avevamo di più prezioso.»

La caratteristiche che maggiormente contraddistingue e colpisce di Kazuo Ishiguro è la grande versatilità nella scrittura. In ogni sua opera, infatti, il lettore resta immancabilmente colpito dal mutare della stessa, dal suo evolversi, dal suo manifestarsi in modo diverso, in postille di differente entità e valore. Peculiarità, questa, che ho riscontrato in tutte le opere del medesimo lette.
Dal punto di vista della trama “Il gigante sepolto” si propone al grande pubblico come un romanzo a metà tra lo storico e il fantasy e ancora di più come una metafora. Avvalorato da un linguaggio cavalleresco, questo ha una partenza lenta, fiacca, oserei dire, tanto che gli episodi faticano a conquistare. Poi, la nebbia, i pensieri sconnessi e dimenticati, le paure, i litigi, i disguidi, i prodi eroi, cominciano a prendere forma e a ricomporre quel puzzle che la memoria ha inspiegabilmente scomposto, dimenticato. Da questo momento il componimento diventa una ricerca interiore, una ricerca nei ricordi, una ricerca che deve portare a sconfiggere trappole e nemici, mostri e timori, errori e incomprensioni. Il tutto è accompagnato da un contesto sociale stratificato e difficile, un mondo in cui gli ideali e la fedeltà al re, deludono, rammaricano, tradiscono.
È uno scritto sull’odio sepolto ma ancora vivido e sull’amore di quegli amanti che saranno uniti oltre la traversata. È un testo che arriva a fasi, che coinvolge e commuove nella sua conclusione, è un elaborato che si pone e pone interrogativi perché è chiaramente pensato da un uomo, prima che da uno scrittore, che a sua volta si domanda cosa quel dopo riserverà, sul come proteggere quell’amore unico e inestimabile.
Da leggere a piccole dosi e con la giusta predisposizione d’animo perché può riservare molto ma è necessario avere a disposizione i “giusti occhi” per vedere.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
110
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

1 risultati - visualizzati 1 - 1
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Anch'io, Maria, ho riscontrato la peculiarità che dici dei libri dell'autore.
Non ho però letto questo libro : probabilmente non raggiunge i livelli alti della produzione dello scrittore.
1 risultati - visualizzati 1 - 1

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.4 (2)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

La compagnia degli enigmisti
Il mio assassino
Demon Copperhead
La stagione degli amori
Il dio dei boschi
Tatà
La prova della mia innocenza
La città e le sue mura incerte
Per sempre
La terra d'ombra
In questo piccolo mondo
Lo spirito bambino
Sirene
Giorno di vacanza
Génie la matta
Mattino e sera