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Glicine e sole
Durante un malinconico pomeriggio di febbraio degli anni venti del Novecento, trascorso a Londra in un club “per nulla confortevole”, Mrs Wilkins legge per caso un annuncio sul “Times”.
“Per gli estimatori dei glicini e del sole.
Piccolo castello medievale italiano sul Mediterraneo affittasi ammobiliato per il mese di aprile. Servitù essenziale inclusa. Z, C.P. 1000, «The Times»."
La donna subito inizia a sognare ad occhi aperti di poter trascorrere un incantevole mese di vacanza in Italia: ha un piccolo gruzzoletto messo da parte con mille sacrifici, potrebbe bastare se solo trovasse una compagna con cui condividere il viaggio e le spese. Detto fatto: nel club Mrs Wilkins vede una signora che conosce di vista, Mrs Arbuthnot, una persona estremamente triste, solitaria e delusa dalla vita, proprio come lei. Non le ci vorrà molto a convincerla che la soluzione per tutti i loro mali sarà recarsi in Liguria nel bellissimo castello medievale dell'annuncio.
Le nostre protagoniste trovano altre due donne disposte a condividere l'affitto e a recarsi in vacanza con loro: Mrs Fisher, un'anziana signora molto antipatica, rimasta ferma all'età vittoriana e Lady Caroline, una giovane tanto bella quanto fredda e scostante verso chiunque.
Il romanzo è abbastanza piacevole e si fa leggere ma non mi è piaciuto molto. All'inizio mi ha coinvolta nella storia narrata e mi ha fatto venire una gran voglia di sole, mare, vacanza. Ma nel corso della narrazione mi ha abbastanza delusa: il luogo ameno, San Salvatore, come per magia risolverà tutti i problemi di tutti i personaggi, in un modo talmente assurdo che risulta evidente che l'autrice ha lavorato molto con l'umorismo. Sì, ci ho proprio trovato l'umorismo inteso in senso pirandelliano, prima come avvertimento e in seguito come sentimento del contrario. Ogni personaggio è molto infelice e insoddisfatto in un modo che l'autrice esaspera talmente tanto da renderlo comico ma direi anche patetico.
Soltanto per il fatto di essere in quel luogo però tutti iniziano ad essere felici, perché tutti capiscono quello che vogliono veramente e lo ottengono, anche in modo comico, bizzarro e triste allo stesso tempo, ma cosa importa? L'importante è godersi il sole, la vita e la ritrovata felicità.
Quindi, un sentimento del contrario con lieto fine: no, non mi è proprio piaciuto.
Rimangono delle belle descrizioni di luoghi veramente incantevoli e una grande voglia di primavera, di fiori, di mare e di sole.
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Ciao Emilio!
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