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Fiesta
 
Fiesta 2018-01-20 19:23:03 Valerio91
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Valerio91 Opinione inserita da Valerio91    20 Gennaio, 2018
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Generazion Perduta

Considerata la coetaneità e l'amicizia che legava Hemingway e Fitzgerald, non mi è sembrato affatto strano trovare dei punti in comune tra "Fiesta" e qualcuna delle opere dell'amico. Il punto d'unione principale sta nei personaggi che popolano questa storia, degni rappresentanti della "Generazione perduta" del primo dopoguerra. Uomini e donne distrutti da fragilità e insicurezze, completamente inconsapevoli di quello che vogliono dalla propria vita e che affogano tutto nel divertimento sfrenato ma soprattutto, nell'alcool.
Hemingway è uno di quegli autori dallo stile inconfondibile, ma non per la sua profondità (in questo era parecchio diverso dall'amico Fitzgerald), ma per la sua schiettezza, per il suo saper descrivere alla perfezione luoghi e stati d'animo senza fronzoli. Con inenarrabile maestria è riuscito a rendere alla perfezione l'ambiente spagnolo di Pamplona durante la "Fiesta" di San Fermìn, durante la quale hanno luogo festeggiamenti ininterrotti, gozzoviglie, corse coi tori (Hencierro) e corride. Mi ci sono sentito immerso.
I suoi personaggi sono delineati alla perfezione e divengono persone in carne ed ossa, capaci di generare nel lettore reazioni che avrebbe davanti ai comportamenti di persone da lui conosciute. Non è difficile capire che nella persona del protagonista l'autore ci abbia messo una buona parte di se stesso, anche se spero per lui che non fosse così arrendevole come dimostra di essere Jake nei confronti della protagonista femminile Brett, che personalmente ho odiato moltissimo. Ma credo fosse questo, l'intento di Hemingway, quello di delineare una donna tanto simile (ma molto peggiore) alla Daisy che porta alla follia Jay Gatsby.

Protagonista è un gruppo di amici che a un certo punto della storia decide di spostarsi da Parigi fino a Pamplona, in Spagna, in concomitanza della festa di San Firmino che avrà luogo a inizio Luglio. Prima dell'inizio della festa, il protagonista e il suo amico Bill (personaggio esilarante) si daranno alla pesca non molto lontano da Pamplona, e questo sembra essere l'unico momento di serenità che si troverà a vivere Jake durante tutta la storia. Sì, perché spostandosi da Parigi la sua vita non muterà di molto, muteranno soltanto il nome dei ristoranti e dei bar in cui si ubriacheranno costantemente, chi per un motivo chi per un altro. Il motivo principale è Brett, donna affascinante ma assolutamente fragile e insicura, sempre alla ricerca di nuove storie sentimentali che possano darle nuova vita. Questa sua continua ricerca la metterà sotto una cattiva luce e scatenerà non poche liti tra gli uomini protagonisti, compreso il nostro protagonista Jake, che farà sempre di tutto pur di farla felice. Ma Brett è una donna perduta come tante della sua generazione e nemmeno la pacatezza e la sicurezza del protagonista potranno scuoterla da questa sua condizione disperata, tanto è vero che non vediamo l'ora che lui si stacchi definitivamente da lei, che è una persona malsana che può fare solo del male e che ne è assolutamente consapevole.
A qualcuno, questo libro potrà sembrare privo di una trama, solo una storiella in cui i protagonisti si sbronzano continuamente e si danno a una vita frivola, ma secondo me Hemingway ha dipinto alla perfezione quella che era la situazione degli uomini della sua epoca. Che la gioventù fosse questa, a quei tempi, non era certo colpa dell'autore; si doveva chiamare "Generazione perduta" per un motivo, no?
Io trovo che Ernest l'abbia tratteggiata alla perfezione, per quanto triste e frivola potesse essere.

"Sorrise di nuovo. Sorrideva sempre, come se le corride fossero un segreto molto particolare tra noi due; un segreto un po' scandaloso, ma assai profondo, di cui eravamo al corrente. Sorrideva sempre, come se nel segreto ci fosse qualcosa di osceno per gli estranei, ma qualcosa che noi capivamo. Non bisognava svelarlo a chi non lo avrebbe capito."

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Il Grande Gatsby
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