Dettagli Recensione
Discettazione religiosa
"Franny e Zooey" è un libro parecchio particolare, un po' come il suo autore.
Lo stile dell'autore è assolutamente unico; chi ha letto "Il giovane Holden" sa bene di che cosa parlo. Molto scorrevole, incisivo, con dialoghi fluenti che caratterizzano alla grande i personaggi; tuttavia, questo libro non mi ha colpito come mi ha colpito Holden.
I due protagonisti, che danno il nome a questo piccolo romanzo, sono i due membri più giovani della famiglia Glass, già presente in altri racconti scritti da Salinger. Le riflessioni fatte dai personaggi sono mistiche, opache, a volte inafferrabili; anche il dialogo finale tra i due fratelli, che sembra suscitare una grande reazione in Franny, mi ha costretto alla rilettura più e più volte senza lasciarmi nulla di veramente concreto. In realtà, in questo libro non accade nulla di veramente concreto: si divide in tre scene principali in cui si susseguono lunghissimi dialoghi che fanno pensare più a un'opera teatrale che a una di narrativa.
Il libro è diviso in due parti: la prima del tutto focalizzata sul personaggio femminile (Franny) che incontra il suo fidanzato in un ristorante. In questo momento della storia, Franny è già in preda ad una crisi esistenziale e religiosa, scatenatale dalla lettura di un libricino che racconta il pellegrinaggio di un contadino alla ricerca del metodo per "pregare incessantemente", come nell'esortazione fatta in un versetto della Bibbia. La lettura di questo libro scatena in Franny una crisi che la porterà a rientrare a casa completamente priva della voglia di fare qualsiasi cosa, perfino mangiare. Nella seconda parte del libro, esortato da sua madre, Zooey cerca di far ragionare sua sorella ma a causa del suo temperamento "vivace" (come un certo Holden di nostra conoscenza), non farà altro che peggiorare le cose, almeno inizialmente.
Franny e Zooey sembra una semplice discettazione sulla fede, su Gesù, sull'importanza della preghiera e sul posto che la religione occupa nella vita degli esseri umani.
Io credo che Salinger avrebbe potuto fare di meglio.
"I fatti parlano da sé, si dice, ma i fatti che ci toccano da vicino parlano, mi pare, una lingua un po' più volgare degli altri."
Indicazioni utili
- sì
- no