Dettagli Recensione
Senza rispetto per la Memoria
Sfruttando la buona abitudine di rileggere testi sulla Shoah almeno una volta all'anno, durante il mese in cui viene celebrato il Giorno della Memoria, molti editori scelgono di ristampare opere sull'argomento, a prescindere dalla loro qualità. La quale, mi dispiace dirlo, in questa opera dell'autrice catalana manca quasi del tutto.
La scrittura è lieve e scorrevole, e il breve romanzo si legge tutto d'un fiato, ma, pur trattandosi di un'opera di finzione, manca completamente il pathos, ed emozioni e paure vengono descritte in maniera piatta, banale, senza mai suscitare un sussulto. L'unico argomento che sembra appassionare davverlo la scrittrice sembra essere la costruzione del violino, cui dedica numerose pagine che, se non proprio appassionanti, sono almeno coinvolgenti.
Ma l'avventura all'acqua di rose di Daniel, che scampa ad Auschwitz insieme all'amico musicista, che ritrova l'amata e la propria famiglia, sa più di fiaba edulcorata che di opera letteraria sui campi di concentramento, e la scelta di dipingere il tutto a tinte pastello di certo non giova alla credibilità di un'opera futile e pretestuosa.
Indicazioni utili
Commenti
1 risultati - visualizzati 1 - 1 |
Ordina
|
1 risultati - visualizzati 1 - 1 |