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Tenera è la notte
 
Tenera è la notte 2018-01-13 18:18:15 Valerio91
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
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Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Valerio91 Opinione inserita da Valerio91    13 Gennaio, 2018
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Cruel is the life

E' incredibile quanto Fitzgerald abbia messo di sé in questo romanzo. Mi è sembrato quasi di percepire il sangue e le emozioni che lo scrittore vi ha gettato dentro, neanche fosse un calderone in cui far ribollire tutte le sue sofferenze. Sì, perché è chiaro che almeno nei suoi personaggi chiave siano trasfigurate sua moglie; le sue conoscenze; egli stesso.
Il suo stile è di altissimo livello, assolutamente tra i più belli che mi sia trovato a fronteggiare: anche se in certi tratti può risultare pesante e di ardua comprensione, in altri si lascia andare a una prosa fluida e quasi poetica.
I personaggi di "Tenera è la notte" sono vivi, lo specchio perfetto di quegli anni Venti in cui la frivolezza e l'abbandonarsi ai "piaceri" della vita era un modo dilagante per sottrarsi ai suoi orrori. L'empatia che si crea con le personalità tratteggiate da Scottie (scusate, ma ormai questo autore lo sento mio) è profondissima: che questo sia dovuto al fatto che il loro carattere sia plasmato da persone ben note a Fitzgerald non è che un dettaglio, perché l'autore ha l'immenso merito di averli resi nel modo più umano possibile, tanto che le loro azioni e reazioni sono in grado di scatenare un turbinio di emozioni.
La trama e gli eventi possono sembrare banali, prevedibili, addirittura frivoli, ma questo non è nulla se paragonato all'affresco d'umanità che ci viene posto dinanzi: carico di contraddizioni, di conflitti interiori, di cambiamenti palpabili, dolore e gioie fugaci.
I personaggi sono l'anima di un romanzo e Fitzgerald in questo era un vero e proprio maestro, così come ho avuto modo di appurare in Gatsby (in quel caso concentrando tutto su un unico grande personaggio), e anche in quest'ultimo romanzo.

Il romanzo ha inizio con l'arrivo di Rosemary Hoyt, giovanissima e bellissima attrice Hollywoodiana, su una spiaggia della Costa Azzurra. Qui incontra Dick e Nicole Diver, due personalità straripanti, circondate da una combriccola di persone variegate che quasi li venera, pur covando in segreto i più variegati sentimenti. Il sentimento che la giovane e ingenua Rosemary proverà sarà il primo amore nei confronti del bellissimo Dick Diver, medico psichiatra non esercitante la professione e in grado di mantenersi grazie ai soldi della moglie.
L'incontro con Rosemary sarà lo snodo cruciale che cambierà la vita dell'ex dottore. Nicole Diver, difatti, è una sua ex paziente con gravi problemi di schizofrenia, follemente innamorata di lui dalla prima volta che lo ha visto e che ha sempre visto in lui l'ancora di salvezza dalla sua malattia. Dick, a suo tempo, si innamorò di quella ragazza bellissima e, pur essendo consapevole di quanti problemi può generare un rapporto intimo tra uno psichiatra e la sua paziente, decide di sposarla e ha con lei due figli.
Il tempo tuttavia, farà luce su verità dolorose e l'incontro con Rosemary sarà cruciale: gli permetterà di aprire gli occhi sulla sua vita sacrificata a una donna per salvarla dalla sua malattia, e l'uomo che per anni era stato un punto di riferimento per tantissime persone, fonte smisurata di allegria, sicurezza e mondanità, comincerà a vacillare in maniera inversamente proporzionale alla guarigione della moglie.
Il percorso che seguiamo in questo romanzo è molto triste; è doloroso osservare i cambiamenti che hanno luogo nella vita e nell'animo dei personaggi e soprattutto del nostro protagonista, eppure è uno di quei viaggi che vale la pena fare.

"Si scrive di cicatrici guarite, un parallelo comodo della patologia della pelle, ma non esiste una cosa simile nella vita di un individuo. Vi sono ferite aperte, a volte ridotte alle dimensioni di una punta di spillo, ma sempre ferite. I segni della sofferenza sono confrontabili piuttosto con la perdita di un dito o della vista di un occhio. Possiamo non perderli neanche per un minuto all'anno, ma se li perdessimo non ci sarebbe niente da fare."

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Commenti

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Ho un ricordo lontano di questa lettura, come di un libro non dei più belli. Il tuo commento è invece bellissimo perché mi fa ripensare a quel ricordo, aggiungendoci il desiderio di leggerlo di nuovo per ritrovarci nuove tracce ed emozioni. Grazie.
In risposta ad un precedente commento
Valerio91
14 Gennaio, 2018
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Grazie Manuela... è sempre bello quando riesco a invogliare qualcun altro alla lettura. Io credo che Fitzgerald sia un autore molto particolare, che si può amare se ci si sforza di andare a scavare nella profondità delle sue parole, altrimenti ci si può facilmente interrogare sui motivi che lo abbiano portato a tanta considerazione.
Personalmente, lo reputo un grandissimo scrittore.

Vale.
A me non è piaciuto molto, ma hai ben messo in evidenza i lati positivi.
In risposta ad un precedente commento
Valerio91
15 Gennaio, 2018
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Ciao Cristina,
credo che Fitzgerald sia un autore abbastanza complicato. A me piace tanto, questo libro l'ho davvero apprezzato, ma non fatico a credere che qualcun altro possa reagire in maniera diversa...

Vale.
Splendida recensione. Ho apprezzato tantissimo Fitzgerlad con "Il grande Gatsby" pur avendo commesso l'errore di vedere il film prima di aver letto il libro (cosa che toglie parecchio alla freschezza della lettura) .
Dopo la tua rece sono passato dalla curiosità alla modalità "Ok lo devo leggere". Grazie.
In risposta ad un precedente commento
Valerio91
19 Settembre, 2018
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Figurati Andrea, mi fa piacere averti invogliato a leggere quello che, per me, è un grandissimo libro.
Riguardo all'errore di vedere le trasposizioni cinematografiche prima di aver letto il libro da cui sono tratte, tranquillo, è capitato spesso anche a me, a volte inconsapevolmente :)

Vale.
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