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Il fitto mistero di un libro
Uno squarcio misterioso sul mondo dei libri, sulle ferree leggi dell’editoria questa ultima fatica letteraria di David Foenkinos, dal titolo pragmatico: Il mistero Henri Pick.
La partenza è intrigante di per sé: un bibliotecario, Jean-Pierre Gourvec, di un piccolo paesino della Bretagna, Crozon, ha l’idea di raccogliere tutti i libri la cui pubblicazione è stata rifiutata, purchè i manoscritti siano depositati di persona dagli stessi scriventi. La mole di testi, con il tempo, è divenuta notevole e a Jean-Pierre viene affiancato Magali Croze, una donna con un urgente bisogno di lavorare. A lei tocca la cura dei libri senza editore, anche dopo la morte dello steso Gourvec. Un giorno capita a Crozon Delphine Despero, che lavora nel campo dell’editoria. Con lei c’è Frèdèric Koskas, autore di scarso successo. I due trovano un manoscritto intitolato: Le ultime ore di una storia d’amore. Un libro il cui autore è un certo Henri Pick, e narra, con uno strano parallelismo, la fine tragica di un amore e la morte violenta in duello dell’autore russo Puskin. Il libro pubblicato per volere ed insistenza di Delphine ha un successo inestimabile. Riescono a risalire anche al suo autore, ormai defunto e alla sua strana identità. Si tratta di un pizzaiolo, che pare non aver mai avuto alcuna velleità narrativa o artistica. E allora come si spiega? Ma chi era veramente Henri Pick?
David Foenkinos, dopo il successo di Charlotte, la storia di una pittrice ebrea deportata, immerge ora il lettore nel fascinoso e subdolo mondo dell’editoria, fatto dalla continua ricerca di talenti, ma anche da tante insidie, invidie ed inganni. Il libro è ironico e brillante, e in sé, come tante scatole cinesi, contiene innumerevoli storie e tanti colpi di scena. Anche se l’unico vero assoluto protagonista della narrazione è il libro nella sua interezza e nella sua completezza. Il testo non è un giallo, ma è una intrigante storia da divorare in un attimo.