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Cara Burton, rimandata alla prossima!
Avevo letto "Il miniaturista", libro che ho amato molto, per cui ho preso subito anche questo ma devo dire che non mi ha lasciato il segno come ha fatto l'altro.
La trama è un po' contorta, tutto ruota intorno a un quadro che sembra appartenere al talentuoso Isaac Robles, pittore spagnolo rimasto ucciso durante la guerra civile spagnola. Come ha fatto questo quadro sparito più di 20 anni prima in Spagna a finire in Inghilterra? Se lo chiede Odelle Bastien, una ragazza di colore curiosa e molto intelligente, che lavora per una galleria d'arte insieme a Marjorie Quick, una donna misteriosa che sa più di quello che vuole dire. Odelle inizierà a interessarsi sempre più a questo quadro fino ad arrivare a scoprire la vera storia di Isaac Robles, di sua sorella e di Olive Schloss, musa di Robles (o forse qualcosa di più).
Come già detto la storia è un po' contorta, mescola forse troppi argomenti importanti: l'amore per l'arte, il razzismo negli anni '60, la guerra civile spagnola. Ne viene fuori un romanzo lungo più di 500 pagine che in alcuni punti è molto lento, in altri scorre meglio ma che almeno per me non ti colpisce mai fino in fondo né ti tiene incollato alla pagina. Gli stessi personaggi mi sono sembrati per molti versi un po' superficiali, poco definiti.
Spero che la prossima volta ci tiri fuori un altro prodotto all'altezza de Il miniaturista, ma questa volta non è andata, si poteva fare meglio.