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Oltre l'inverno
 
Oltre l'inverno 2017-11-13 16:29:15 Belmi
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
Belmi Opinione inserita da Belmi    13 Novembre, 2017
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Oltre il passato

Ultima opera di un’autrice che ha scritto molto e che cosa curiosa, ho scoperto che da ben trentacinque anni a questa parte, inizia ogni libro l’8 gennaio.
Un’autrice che pur avendo scritto tanto io conosco poco e nulla, vuoi per il pessimo approccio che ho avuto con il libro “Paula” in passato o vuoi per le ultime opere che hanno avuto recensioni non molto alte.. comunque mi sono ripromessa di approfondirla meglio.

Con “Oltre l’inverno” siamo in piena bufera e Brooklyn non è proprio pronta a tutta questa neve che sta bloccando la città. Una moltitudine di persone in una grande città, ma sono tre quelle che interessano a noi:

“Nei tre giorni successivi, mentre la bufera iniziava a stancarsi di castigare la terra per andare a dissolversi nell’oceano, le vite di Lucia Maraz, Richard Bowmaster e Evelyn Ortega si sarebbero legate inestricabilmente”.

Tre persone diverse, tre cittadinanze diverse e tre passati diversi ma tutti accomunati da qualcosa da cui non si riesce ad andare oltre.

Isabel Allende mette a nude le vite dei suoi protagonisti riportando a galla passati da dimenticare. L’Allende parla del suo Sud America, del passato ma anche del presente, toccando il tema dell’immigrazione clandestina e della malavita e di tutto il marcio che toglie la speranza alle persone, che pur nel buio, cercano di trovare la loro piccola fiamma per continuare, anche se sono in molti quelli che s’impegnano per spegnerla del tutto.

Due over 60 e una ragazzina balbuziente si metteranno in gioco e cercheranno di risolvere un problema che ormai è diventato comune, affrontando molte difficoltà che andranno a toccare nel profondo i protagonisti.

Tanto di cappello all’autrice per le tematiche trattate pur essendo cose di cui ho già letto, uno sguardo da chi le ha conosciute più da vicino è sempre importante. Quello che personalmente invece non posso negare è la poca empatia trasmessa. La storia si alterna fra presente e racconti passati e nel passato sono molte le cose toccanti che succedono, ma restano solo in superficie, come se il lettore si trovasse a leggere di una catastrofe su un giornale, non come se leggesse la sofferenza che il protagonista sta provando e ha provato. Posso fare un esempio per spiegarmi meglio: sono una lettrice che assimila (effetto spugna) quello che legge e la mia sensibilità mi spinge sempre ad abbandonare alcune letture la sera per evitare di rivivere certe scene appena lette..questo libro l’ho potuto tranquillamente leggere la sera, perché pur trattando argomenti molto forti, mi sono scivolati addosso. Li ho recepiti, li ho letti e poi ho voltato pagina e quando si legge certi argomenti, non si dovrebbe mai solo voltare pagina.

Spero di essere stata chiara, una storia interessante per le tematiche ma molto meno per quello che trasmette e quel tocco di giallo ci può stare come no..

Buona lettura.

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Commenti

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Cara Federica, prima di tutto bravissima, il tuo commento è davvero esaustivo. Sai che anch'io mi sono ripromessa di approfondire questa autrice perché non mi ha particolarmente colpita ed entusiasmata con "L'amante giapponese"? Mi sono procurata alcuni vecchi titoli proprio per questo. Ti dirò, il tema trattato mi incuriosisce molto ma le tue considerazioni mi fanno andare "con i piedi di piombo". Se con argomenti del genere l'opera non arriva e suscita scarsa empatia, non è un buon segno.
Maria
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Belmi
13 Novembre, 2017
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Ciao Maria,
intanto aspetto le tue prossime recensioni su quest'autrice in modo da poter "pilotare" anche le mie prossime letture. Ti ringrazio per i complimenti, il libro è interessante ma alla fine lascia molto poco.
Fede
La Allende è stata a lungo tra le mie autrici preferite, ho letto quasi tutto ciò che ha scritto fino a qualche anno fa, poi qualcosa è cambiato...ero quasi tentata da questo suo ultimo romanzo, ma dalla tua recensione deduco che non sia un granché...
Elena
Davvero bella questa recensione. Mi ha lasciato un senso di inadeguatezza, però. Volevo leggerlo in tempi brevi, ma ho qualche dubbio. Non è tanto bello trattare tematiche importanti in modo scivoloso. Peccato però, perchè devo dire che L'amante giapponese mi aveva entusiasmato. Ma forse il passare del tempo....... Modifica?
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Belmi
13 Novembre, 2017
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Ciao Elena e grazie per il commento, hai qualcosa da consigliarmi per farmi ricredere su questa grande autrice?
Grazie
Federica
In risposta ad un precedente commento
Belmi
13 Novembre, 2017
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Ciao Ornella,
non posso dire la mia opinione su "L'amante giapponese" perché non l'ho letto, questo mi ha lasciato poco, però la mia è un'opinione soggettiva probabilmente ad altri arriverà di più. Aspetto la tua opinione nel caso tu decidessi di leggerlo.
Federica
In risposta ad un precedente commento
Elena72
14 Novembre, 2017
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Ciao Federica, io ho iniziato a leggerla quando ero poco più che adolescente e sono rimasta incantata da D'amore e ombra. Poi ho proseguito negli anni con La casa degli spiriti, Ritratto in seppia, La figlia della fortuna. Ho molto apprezzato anche i suoi libri per ragazzi come La città delle bestie e i suoi testi autobiografici (Paula, La somma dei giorni). Mi mancano i suoi ultimi romanzi, ma ci sono così tanti autori che vorrei conoscere...non basta una vita...
Dell'autrice ho abbastanza recentemente letto "L'amante giapponese" , libro veramente brutto.
Se l'autrice ha qualche capacità letteraria, potrebbe forse continuare ad iniziare un testo l'otto gennaio, però una volta sola per ogni lustro.
siti
14 Novembre, 2017
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Ho un bel ricordo di "Paula", unico libro letto.
In risposta ad un precedente commento
Elena72
14 Novembre, 2017
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Emilio, mi fido del tuo giudizio e credo sia molto scaduta negli ultimi anni. Dopo aver letto numerose recensioni negative ho accuratamente evitato le sue recenti opere. Voglio mantenere un buon ricordo del suo ultimo libro letto "Paula"
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