Dettagli Recensione
Oltre il passato
Ultima opera di un’autrice che ha scritto molto e che cosa curiosa, ho scoperto che da ben trentacinque anni a questa parte, inizia ogni libro l’8 gennaio.
Un’autrice che pur avendo scritto tanto io conosco poco e nulla, vuoi per il pessimo approccio che ho avuto con il libro “Paula” in passato o vuoi per le ultime opere che hanno avuto recensioni non molto alte.. comunque mi sono ripromessa di approfondirla meglio.
Con “Oltre l’inverno” siamo in piena bufera e Brooklyn non è proprio pronta a tutta questa neve che sta bloccando la città. Una moltitudine di persone in una grande città, ma sono tre quelle che interessano a noi:
“Nei tre giorni successivi, mentre la bufera iniziava a stancarsi di castigare la terra per andare a dissolversi nell’oceano, le vite di Lucia Maraz, Richard Bowmaster e Evelyn Ortega si sarebbero legate inestricabilmente”.
Tre persone diverse, tre cittadinanze diverse e tre passati diversi ma tutti accomunati da qualcosa da cui non si riesce ad andare oltre.
Isabel Allende mette a nude le vite dei suoi protagonisti riportando a galla passati da dimenticare. L’Allende parla del suo Sud America, del passato ma anche del presente, toccando il tema dell’immigrazione clandestina e della malavita e di tutto il marcio che toglie la speranza alle persone, che pur nel buio, cercano di trovare la loro piccola fiamma per continuare, anche se sono in molti quelli che s’impegnano per spegnerla del tutto.
Due over 60 e una ragazzina balbuziente si metteranno in gioco e cercheranno di risolvere un problema che ormai è diventato comune, affrontando molte difficoltà che andranno a toccare nel profondo i protagonisti.
Tanto di cappello all’autrice per le tematiche trattate pur essendo cose di cui ho già letto, uno sguardo da chi le ha conosciute più da vicino è sempre importante. Quello che personalmente invece non posso negare è la poca empatia trasmessa. La storia si alterna fra presente e racconti passati e nel passato sono molte le cose toccanti che succedono, ma restano solo in superficie, come se il lettore si trovasse a leggere di una catastrofe su un giornale, non come se leggesse la sofferenza che il protagonista sta provando e ha provato. Posso fare un esempio per spiegarmi meglio: sono una lettrice che assimila (effetto spugna) quello che legge e la mia sensibilità mi spinge sempre ad abbandonare alcune letture la sera per evitare di rivivere certe scene appena lette..questo libro l’ho potuto tranquillamente leggere la sera, perché pur trattando argomenti molto forti, mi sono scivolati addosso. Li ho recepiti, li ho letti e poi ho voltato pagina e quando si legge certi argomenti, non si dovrebbe mai solo voltare pagina.
Spero di essere stata chiara, una storia interessante per le tematiche ma molto meno per quello che trasmette e quel tocco di giallo ci può stare come no..
Buona lettura.
Indicazioni utili
Commenti
14 risultati - visualizzati 1 - 10 | 1 2 |
Ordina
|
intanto aspetto le tue prossime recensioni su quest'autrice in modo da poter "pilotare" anche le mie prossime letture. Ti ringrazio per i complimenti, il libro è interessante ma alla fine lascia molto poco.
Fede
Elena
Grazie
Federica
non posso dire la mia opinione su "L'amante giapponese" perché non l'ho letto, questo mi ha lasciato poco, però la mia è un'opinione soggettiva probabilmente ad altri arriverà di più. Aspetto la tua opinione nel caso tu decidessi di leggerlo.
Federica
Se l'autrice ha qualche capacità letteraria, potrebbe forse continuare ad iniziare un testo l'otto gennaio, però una volta sola per ogni lustro.
14 risultati - visualizzati 1 - 10 | 1 2 |
Maria