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L'usignolo
 
L'usignolo 2017-11-12 10:32:54 AsiaD
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
AsiaD Opinione inserita da AsiaD    12 Novembre, 2017
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La Resistenza è Donna

Storia intensa, personaggi caratterizzati perfettamente, contesto storico centrale e intrecciato amabilmente con la storia dei protagonisti.
L’Usignolo racconta di un passato a noi Europei ancora vicino e vivo sia in termini di memoria storica sia in termini di sentimenti e testimonianze presenti e annualmente ricordate e celebrate; forse è questa la ragione per cui la lettura è scorsa veloce e fluida oltre al fatto che Hannah ha uno stile preciso e asciutto che rende tutto più semplice.
Siamo in Francia nella seconda guerra mondiale durante l’invasione nazista; è vero, è un tema affrontato tantissime volte dalla letteratura e dalla filmografia, sciolinato in tante salse, ma questi rende solo più difficile appassionare, per questo a mio avviso qui ad Hannah va riconosciuto un plauso in più; riesce benissimo infatti a gettare la luce su una parte della resistenza a cui si dedica meno attenzione solitamente , ossia quella femminile.
La guerra è maschia, è simbolo di forza e virulenza, ma è anche forza d’animo, coraggio, passione e intraprendenza che meno hanno a che fare con la forza prettamente fisica e ben si sposano con l’animo femminile che in maniera che può sembrare meno sbraitante e più sussurrata nasconde una potenza incredibile.
Le due sorelle Vianne ed Isabelle sono la dimostrazione di ciò e la scrittrice riesce perfettamente a caratterizzare le loro differenze, le loro lotte interne, gli stati d’animo e l’amore filiale incondizionato. L’una lottando in prima persona nella resistenza antifascista, l’altra cercando di proteggere la sua famiglia e quelle di tanti altri nello scorrere della vita quotidiana, entrambe sono il simbolo di quella parte viva della popolazione europea che ha cercato di difendere a costo della propria vita la PROPRIA LIBERTA’ da una follia che, ca vans ca dire, ha macchiato la storia mondiale.
La bellezza di questo romanzo però è che, oltre agli eventi storici che sono più di un contesto ma diventano centrali nella descrizione dei personaggi, ci porta all’interno delle storia della famiglia Russignol che durante la guerra riscopre se stessa, facendo venire a galla sofferenze profonde e cicatrici difficili da rimarginare. La guerra, come ogni altra situazione estrema, ti porta a fare azioni che non faresti mai, ti porta ai confini del tuo immaginabile e ti costringe a guardare te stesso, i tuoi comportamenti e quelli degli altri in maniera lucida e profonda senza orpelli per arrivare a rivedere il quadro della tua vita passata obbligandoti a verità forse scomode ma che a volte aprono la strada ad una seconda possibilità.
Romanzo consigliatissimo, e come tutti i romanzi sul tema antifascista e antinazista sarebbe da far leggere a tutti i nostalgici o pseudo tali.

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