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MONDI PARALLELI
Unicorni. Mura insormontabili. Tokyo. Caos cittadino. Vite parallele.
Questo il riassunto del romanzo di Murakami.
Nel Paese delle Meraviglie vive un Cibermatico, un uomo il cui lavoro ha a che fare con dei dati, dei lavaggi strani che solo lui è in grado di fare a quanto pare e il cui compenso gli permette di vivere una vita alquanto soddisfacente in un mondo che alla fin fine non gli dispiace così tanto; e come potrebbe: è nato qui e la sua coscienza ha memoria solo di questo mondo. O no?
Qualche dubbio inizia a sorgergli quando accetta un lavoro da uno strano scienziato, che gli dà appuntamento in un luogo recondito, dove ombre, stridii e strani percorsi sembrano venire fuori dal peggior incubo o da uno stupido gioco del terrore degno del peggiore parco divertimenti.
La Fine del Mondo sembra un posto idilliaco, fa pensare a un luogo tranquillo, dove non succede mai nulla, dove le persone vivono la loro monotona vita in un assoluto grigiore e gli animali, gli unicorni per la precisazione, pascolano tranquilli, almeno fino all'arrivo dell'inverno...
Qui ci sono strani personaggi, il Guardiano è uno di questi o il Lettore di sogni, che detta così sembra una figura magica e misteriosa, in realtà è un ruolo che viene assegnato a rotazione e che l'interprete assume per diventare un tutt'uno con l'ambiente circostante: grigio, vuoto, privo di qualsiasi sentimento e/o emozione.
Ma i due mondi sono legati? Non sarà l'uno il proseguo dell'altro? Ci sarà un punto d'incontro o un punto di non ritorno? A voi l'ardua sentenza.