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Un libro che parla d'amore e di scelte che segnano
L’insostenibile leggerezza dell’essere è rimasto su uno scaffale per anni, finchè un bel giorno mi è capitato il titolo sotto gli occhi e ho cominciato a leggerlo.
Era il momento di leggerlo!
É un libro leggero, come il suo stesso titolo, le cui parole hanno la capacità di risuonare dentro, come se Kundera le avesse scritte per ogni singolo lettore.
I personaggi che animano questa storia: Tomáš , Tereza , Sabina , Franz , seguono ognuno il proprio percorso d vita, ma i percorsi si incrociano, si mescolano come ingredienti di una pietanza, si confondono come foglie nel vento d’autunno, ed esprimono emozioni dense, che sono simili a quelle di ogni essere umano.
Di che cosa racconta questo romanzo? Dell’amore.
Amore verso un ideale, amore romantico, amore tradito, amore verso la propria missione di vita, amore verso sè stessi, e persino amore verso un animale.
Un libro che parla del senso diverso che ogni essre umano attribuisce alle parole che incontra, che descrive il fondamento inevitabile dei fraintendimenti.Parole, che nascono con un senso comune ma che si modificano, di volta in volta, conseguentemente all’esperienza di chi le ha vissute.
Un libro che parla di quanto sia difficile o facile portare avanti le proprie scelte nel momento in cui ogni scelta non consente ripensamenti. Perchè il presente ci obbliga a non sapere che cosa sarebbe cambiato “se” la decisione fosse stata diversa.
La vita è una. Una sola. I personaggi di questo romanzo rappresentano ognuno una propria scelta, estrema, irrevocabile, che segna un tragitto ben definito, tracciato con vernice indelebile.
Un romanzo profondo, variopinto. Un romanzo che ricerca la felicità nella capacità di rendersi liberi dai condizionamenti delle proprie stesse convinzioni.