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Il crepuscolo degli dei
Nell’aprile del 1861 la sedicenne Rossella O’Hara è la regina della contea di Clayton, in Georgia: graziosa, vivace, in grado di incantare tutti con un sorriso seducente e un battito di ciglia, innamorata della vita, dei balli e dei bei vestiti, civetta con chiunque le capiti a tiro e si diverte a far cadere ai suoi piedi tutti i giovanotti della contea. Il suo cuore, però, appartiene ad uno solo di essi: Ashley Wilkes, raffinato, colto e intelligente, amante dell’arte, della poesia, della musica. Profondamente diverso dagli uomini con i quali Rossella ha a che fare abitualmente, è proprio l’unico che resta immune al suo fascino e non va oltre la cortese ammirazione per lei, deciso a sposare la donna che la tradizione familiare gli impone: sua cugina Melania, fanciulla dolce e delicata, di una bontà e una benevolenza verso il prossimo quasi eccessive. Rossella detesta l’angelica promessa sposa di Ashley, così perfetta e così diversa da lei, ed è determinata a fare qualunque cosa per conquistarlo, ma la Guerra di Secessione si abbatte di colpo su tutti loro come un vento burrascoso che spazza via sogni e speranze, la pace, il benessere economico, l’esistenza quieta e sonnolenta delle agiate famiglie del sud.
Per Rossella la guerra non significa soltanto sofferenze e privazioni, ma è anche l’occasione di crescere e mettersi alla prova, misurando la propria forza, il proprio coraggio, la capacità di rialzarsi sempre e continuare a lottare, scacciando le riflessioni tristi o troppo dure da affrontare dicendo a se stessa: “Ci penserò domani”. E mentre i delicati e aristocratici signori del sud periscono nella fame e nelle difficoltà, Rossella prospera e si arricchisce, determinata a sopravvivere e incurante del giudizio degli altri. In lei, figlia di un coltivatore irlandese emigrato in Georgia e di un’aristocratica di Savannah dalle origini francesi, convivono due anime contrastanti: la rigida educazione che le è stata inculcata da bambina grazie agli sforzi congiunti di sua madre e della sua balia nera, Mammy, all’insegna dell’onore, della gentilezza, del pudore, del rispetto per le convenienze, è solo la vernice che copre lo spirito più profondo di Rossella, l’anima irlandese di suo padre, caparbia, volitiva, appassionata, impetuosa, senza scrupoli nel raggiungere i propri obiettivi, proiettata verso il futuro e insofferente alle vecchie, sciocche e sacre tradizioni del sud.
Ma qualcuno in grado di vedere sotto la superficie c’è: Rhett Butler, affascinante, cinico, spregiudicato, scettico nei confronti dei valori e della causa del sud proprio come Rossella. Rhett sembra essere l’unico in grado di capirla davvero e di amarla per ciò che è e le sarà accanto per buona parte della sua vita, eppure tra matrimoni sbagliati e figli indesiderati Rossella continua negli anni a inseguire Ashley, sperando in un futuro che forse non fa parte del suo destino e in una felicità sempre sfuggente che forse non esiste davvero o che potrebbe già essere in suo possesso, purché Rossella riesca ad accorgersene prima che sia troppo tardi.
Pubblicato nel 1939, vincitore del Premio Pulitzer nell’anno successivo e diventato celeberrimo anche grazie al perfetto adattamento cinematografico realizzato nel 1939, "Via col vento" è ben più di una semplice storia d’amore, come potrebbe apparire. È un romanzo storico che poggia sulla descrizione accurata e approfondita di fatti bellici, sociali, politici, consuetudini, usi e costumi del tempo, al punto da dare l’impressione che l’autrice abbia visto, toccato e vissuto tutto ciò che racconta: l’ingenuo entusiasmo dei confederati allo scoppio del conflitto e le umiliazioni brucianti della sconfitta, i balli e le merende all’aperto nelle grandi piantagioni di cotone e l’invasione di feriti e moribondi nella città di Atlanta prima dell’incendio che la raderà al suolo, i vaporosi abiti multicolore delle ragazze che civettano garbatamente con gli ufficiali e le sofferenze e le privazioni della guerra, i colorati e sereni paesaggi della Georgia e le devastazioni compiute dai soldati yankee, gli ultimi bagliori di vita di un mondo chiuso, aristocratico, orgoglioso, arroccato su vecchi valori (l’onore, la patria, il coraggio), la sua rovinosa caduta – un vero e proprio Götterdämmerung, dirà Ashley Wilkes, "il crepuscolo degli dei", che nella mitologia nordica indica la fine del mondo – e l’avvento di una nuova era fondata sul guadagno, sull’avidità, sull’arrivismo, sull’ascesa dei parvenu.
Un grandioso affresco storico, dipinto con stile vivace, coinvolgente e straordinariamente evocativo, arricchito da personaggi vivi e pulsanti (l’inflessibile Mammy, il fedele Will Benteen, la dolce e incrollabile Melania, la buffa zia Pitty, gli indomabili gemelli Tarleton), ma anche romanzo di formazione: quella della giovane Rossella, protagonista fuori dal comune e ben diversa dalla classica eroina piena di virtù dei romanzi rosa, sveglia, pronta ad ogni sacrificio e dotata di una forza inesauribile, ma anche vanitosa, capricciosa, egoista, testardamente legata all’amore infantile per Ashley. Solo a poche pagine dalla fine Rossella si renderà conto di aver inseguito un’illusione per tutta la vita, che forse il romantico, sognatore, nostalgico Ashley, incapace di vivere nel mondo nuovo, non è mai stato e non sarà mai l’uomo giusto per lei e che si è lasciata sfuggire tra le dita la possibilità della vera felicità. Ma Rossella non si arrende, neanche quando tutto sembra perduto, e ormai ha imparato che si può sopravvivere a qualsiasi cosa, perché nulla può uccidere uno spirito fiero e coraggioso che, come la gente del sud, «non riconosce la sconfitta neanche quando se la trova di fronte», e che niente dura per sempre. Nella vita tutto passa e va "via col vento" – i giorni spensierati dell’infanzia, il delicato e arcaico mondo del passato, gli orrori della guerra, i ricordi, i rimpianti – e domani potremo ricominciare daccapo, perché «domani è un altro giorno».
Riuscirà Rossella a riconquistare il vero amore della sua vita? Non lo sapremo mai e l’incertezza del futuro della protagonista, come quello di ciascuno di noi, conferisce un ultimo tocco di stile e di fascino ad un romanzo straordinario.
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