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I problemi? Non esistono con Britt-Marie!
E’ svedese, e i suoi libri vendono milioni di copie, ma non è un giallista, Fredrik Backman ha piuttosto seguito la scia di Jonas Jonasson . Il suo primo bestseller, L’uomo che metteva in ordine il mondo, era la storia di un vedovo brontolone e misantropo i cui propositi suicidi venivano interrotti dai nuovi vicini di casa, immigrati iraniani. E siccome plot vincente non si cambia, ritroviamo lo stesso schema con qualche modifica anche nei libri successivi: Mia nonna saluta e chiede scusa, protagonista una bambina impegnata a consegnare le lettere di scuse scritte dalla nonna appena morta, alle persone che aveva frequentato in vita. In questo Britt-Marie è stata qui, troviamo una donna che ha lasciato il marito traditore, e per rimanere a galla cerca un lavoro. Ma vediamo nel dettaglio.
La vicenda di Britt-Marie è stata qui si svolge quasi interamente a Borg, un paese svedese che non c’è:
“Un paese del quale la cosa più gentile che si possa dire è che è costruito su una strada che porta in due direzioni opposte”.
E’ abitato da ragazzi alla deriva e da adulti alcolizzati, il cui unico divertimento è tirar calci ad un pallone. E’, sicuramente, un paese fallito, a causa della crisi, in cui tutto è chiuso: scuola, farmacia, ambulatorio, negozio di alimentari, persino l’ex campo di calcio, a causa di una speculazione edilizia non portata a termine. In questa terra di nessuno giunge, appunto, Britt-Marie, dopo il fallimento del suo secondo matrimonio. Britt-Marie è noiosa, abitudinaria, fanatica delle pulizie, dell’ordine, ingabbiata in frasi fatte e convinzioni granitiche, e il marito la tradisce da anni senza alcun riguardo. Lei lo sa, ma finge di non saperlo, nevriticamente occupata a togliere invisibili granelli di polvere da ogni superficie. Le basta la sicurezza della casa, il piacere di un balcone fiorito, la routine quotidiana della lavatrice e del ferro da stiro…. Ma un giorno…. Un giorno Kent ha un infarto, mentre è con l’amante di turno, che l’accompagna in ospedale, avvisa la moglie, e l’accoglie al capezzale con tranquilla sfacciataggine. Britt-Marie, allora, abbandona il marito, all’età di sessantatrè anni, e si mette in testa di reinserirsi nel lavoro. Così è spedita a Borg per occuparsi di un circolo ricreativo. Di qui hanno inizio i cambiamenti: a partire dalla pulizia dell’unico locale pubblico che funge da bar pizzeria ed emporio. Fino a coinvolgere, come un cerchio concentrico che si va allargando sempre di più, tutti gli abitanti in un cambiamento radicale della loro vita. Fino ad organizzare un torneo di calcio con i ragazzini del posto. E tutto muta….
Backman, grazie ad una prosa solo apparentemente disadorna, ma in realtà ricca di astuzie formali, ci regala una favola dei tempi moderni con la morale sotterranea per cui molte crisi, prima o poi, possano risolversi. Un’ottima lettura.
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Dopo aver letto Stieg Larsson ho capito che anche la società svedese, per esempio, in apparenza perfetta, e' piena di ombre e cose che non vanno...
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