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Il profumo della rosa di mezzanotte
INDIA - Anahita è ormai un’anziana donna indiana, circondata da schiere di nipoti e pronipoti. Ha una famiglia allargata, tutta derivante dalla sua unica figlia Muna. O almeno, questo è quello che tutti credono. Perché in realtà Anahita aveva avuto un altro figlio prima di Muna, Moh, di cui conserva il certificato di morte datato ormai a quasi ottanta anni prima. Tuttavia, pur avendo la prova scritta tra le mani, Anahita è certa che suo figlio non fosse morto a soli tre anni, ma che avesse vissuto fino a quel momento.
In punto di morte, Anahita incarica Ari, uno dei suoi tanti pronipoti, di scoprire cosa fosse effettivamente successo a Moh, lasciandogli in aiuto un manoscritto con tutti i suoi ricordi dell’epoca.
Perché Anahita abbia scelto proprio Ari, unico nipote dai particolari occhi blu, lo scopriremo strada facendo.
INGHILTERRA – Rebecca è un’attrice americana piuttosto conosciuta, in particolare per la sua bellezza, e nulla nella sua vita può essere nascosto ai media, compresa la proposta di matrimonio fattale da Jack e a cui non aveva dato ancora risposta. Ora il mondo è convinto che lei gli abbia detto di sì e la ragazza decide di rifugiarsi tra le mura di Astbury Hall, posto irraggiungibile sia dai paparazzi che dalla rete telefonica, per trovare pace e riflettere. Per quanto il suo scopo nella tenuta sia quello di girare un film, Rebecca decide di passare nella villa anche le notti,evitando gli hotel sovraffollati dove i media l’avrebbero sicuramente raggiunta.
Certa di essere sicura tra le mura di Astbury Hall, Rebecca fa la conoscenza del Lord della tenuta, il bizzarro Anthony, e della sua governante, fin troppo premurosa sia con il suo padrone che con Rebecca.
Quali segreti nasconde la grande villa? Cosa porterà Ari esattamente nello stesso luogo?
Mi è molto piaciuta la parte del racconto ambientata nell’epoca passata, dove impariamo a conoscere Anahita. Meno la parte presente con Rebecca e Ari, a tratti noiosa, con un risvegliante guizzo di azione e thriller nel finale.
Che Ari abbia già un’azienda simile a un impero a soli 25 anni, mi sembra un po’ esagerato. Così come il suo cambio di personalità non appena viene scaricato dalla fidanzata.
Non sarebbe guastato se nella parte di romanzo ambientata in India avessero inserito delle note a piè di pagina con la spiegazione di alcune parole usate (spesso comprensibili dal contesto, ma non sempre).
Nel complesso è un romanzo molto piacevole da leggere.