Dettagli Recensione
Crediamo di conoscere la persona che amiamo
Questa è una storia d'amore, o forse è una storia di guerra.
La guerra combattuta da chi la guerra non l'ha fatta, la guerra dei "vigliacchi", degli imboscati, di chi si è tirato indietro, si è nascosto, si è rifiutato di fare quel fatidico passo avanti, rischiando comunque d'impazzire.
È la storia di due di questi uomini e di una donna.
Ma no, non sarà lei l'oggetto del contendere.
In questo romanzo niente è come sembra.
Doveva essere la storia di un matrimonio, ma poi la guerra, come tutte le guerre, "si è conficcata dappertutto con le sue schegge di dolore"...ed ha cercato di alterare il suo naturale procedere, generando altre storie possibili.
"Si dice che esistano tanti mondi quante sono le nostre scelte".
Ma per la nostra Pearlie Cook, giovane donna di colore, sposata con Holland, madre di un bimbo poliomelitico, esiste un solo mondo, una sola vita, un solo uomo...e sta per perderlo.
Lui, quello dal "sangue cattivo, dal cuore inverso"...l'avevano anche avvisata (attenta, non sposarlo!) ma lei non aveva voluto capire, non aveva neanche ascoltato.
Troppa vita davanti, troppo futuro.
Ma poi, diciamoci la verità, come si può raccontare la storia di un matrimonio?
"...chi guarda una nave dalla costa non può giudicare la sua capacità di tenere il mare, perché la parte importante è sempre immersa sott'acqua: non si vede".
Mai similitudine fu più calzante.
Questa è anche la storia di un'America degli anni '50 profondamente segnata dalle leggi razziali, retrograda e reazionaria, l'America che giustizia i coniugi Rosenberg.
Ma, sopra ogni altra cosa, è la storia dei non detti, delle cose taciute, del silenzio...che genera caos, fraintendimenti.
"Crediamo tutti di conoscere la persona che amiamo".
Crediamo di sapere, di capire, crediamo di volere, persino di scegliere...ma, alla fine, forse forse, basterebbe solo "parlare".
Andrew Sean Greer scrive benissimo, sa come tenerti legata alle pagine, sa "affamarti".
Ha scritto una storia (molto bella) che non si può raccontare, senza rovinarla.
Un po' come un matrimonio.
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