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Un incantevole aprile
 
Un incantevole aprile 2017-07-19 13:28:01 Elena72
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
Elena72 Opinione inserita da Elena72    19 Luglio, 2017
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felicità ed armonia

“Per gli estimatori dei glicini e del sole. Piccolo castello medievale italiano sul Mediterraneo affittasi ammobiliato per il mese di Aprile. Servitù essenziale inclusa”

Il mare, il sole, il profumo dei fiori, un castello: chi non sarebbe tentato di rispondere ad un tale annuncio? Mrs Wilkins, giovane ed insoddisfatta signora inglese, non resiste all'idea di un po' di evasione ed insieme a Mrs Arbuthnot, altra infelice signora conosciuta per caso in un club, progetta una splendida vacanza per fuggire dalla routine e dai rispettivi mariti ormai fonte solo di incomprensioni e litigi. Le spese di affitto sono consistenti, ma le audaci signore hanno la soluzione: invitano con un annuncio altre partecipanti; si uniscono quindi al soggiorno la giovane ed avvenente Lady Caroline e l'anziana e altolocata Mrs Fisher. Quattro donne che non si conoscono si ritrovano dunque in uno splendido castello a picco sul mare in Liguria, immerse in una lussureggiante e profumata vegetazione. La convivenza inizialmente non è facile, la reciproca diffidenza crea qualche screzio ed ogni ospite desidera riservatezza e tranquillità; poi, come per incanto, l'atmosfera del castello e l'armonia della natura infondono negli animi delle protagoniste una predisposizione al cambiamento. Immerse nel clima vacanziero e lontane dalle quotidiane incombenze, le quattro donne hanno modo di ripensare a un bilancio della propria vita. Problematiche solitamente rimosse riaffiorano con insistenza e fanno percepire le frustrazioni di matrimoni insoddisfacenti, di vite inconcludenti e prive di affetti sinceri. Ognuna reagisce in modo diverso: Mrs Wilkins, fin da subito rigenerata, è la prima a sentire il desiderio di aprirsi agli altri con generosità ed ottimismo; Mrs Arbuthnot avverte invece dentro di sé il vuoto e un senso di depressione; l'anziana Mrs Fisher, inoperosa ed inattiva, ha l'impressione di sprecare il suo tempo e le sue energie; la giovane Lady Caroline giunge invece alla conclusione di aver vissuto fino a quel momento in modo mediocre, chiusa in se stessa come una bambina viziata. La confidenza che piano piano nasce tra di loro, unita alla capacità introspettiva di Mrs Wilkins, dolce e disponibile nei confronti delle nuove amiche, consentirà ad ognuna di risvegliare desideri da tempo sopiti e mettere in atto le opportune strategie per poterli realizzare. L'arrivo di tre uomini al castello sarà l'occasione per vivacizzare la vacanza e dare una svolta alle vite delle signore che a maggio torneranno a Londra felici, piene d'amore e rinvigorite dal sole, dal mare e dal profumo dei glicini.

Elizabeth Von Arnim iniziò la stesura di questo romanzo grazie ad un'esperienza autobiografica: nell'aprile del 1921 affittò, insieme a degli amici, un castello a Portofino per trascorrere una vacanza in Italia. Elizabeth a quell'epoca aveva cinquantacinque anni, vedova del conte Von Arnim si era risposata nel 1916 con J. F. S. Russel, relazione infelice e di breve durata. La vita di Elizabeth fu dunque movimentata e non le fu risparmiato nemmeno il dolore, nel 1916, per la morte prematura di una figlia. Eppure in questo romanzo si respira un'aria di rinascita, di felicità, di armonia con la natura e con le persone. La Von Arnim sa descrivere con grande meticolosità la bellezza del paesaggio, degli ambienti, dei fiori da lei tanto amati e già decantati ne "Il giardino di Elizabeth". Entra con discrezione nelle vite delle protagoniste facendone percepire il punto di vista, le angosce e i desideri. Si ritrovano anche in questo romanzo i temi cari all'autrice: la necessità di raggiungere un equilibrio interiore e il bisogno di tempi e di spazi di autonomia. La scrittura della Von Arnim è curata, elegante, leggermente ironica.

Il romanzo riscosse fin da subito un grande successo e le descrizioni dei luoghi in cui è ambientato fecero del castello Brown una meta ambita dai viaggiatori amanti della letteratura. Ho trovato questa lettura molto piacevole: mi ha trasmesso una sensazione di pace, di tranquillità, ma anche la voglia di immergermi in un ambiente naturale rigenerante e riconciliante con il mondo e con se stessi.

"Questa invece era pura felicità per l'armonia con ciò che la circondava, la felicità che non chiede nulla e semplicemente accetta, respira, esiste" (p. 80)

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Commenti

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Ciao Elena, invitante recensione. Segno il titolo.
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Elena72
20 Luglio, 2017
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Ciao Laura, per me è stata una lettura molto leggera, gradevole, rilassante. Dopo La strada di McCarthy (bello ma cupo ed angosciante) ne avevo bisogno!! Elena
Ciao Elena,interessante recensione, avevo messo il titolo nella mia infinita lista di libri da leggere: adesso sono più sicura che lo leggerò.
Chiara
In risposta ad un precedente commento
Elena72
20 Luglio, 2017
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Ciao Chiara! Anche la mia lista è infinita!! :-)
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