Dettagli Recensione
Il giustiziere
Non so come definire questo romanzo, molto ben scritto ma molto film Oscar americano. La storia è d'azione, un po' gialla, non molto dato che il colpevole si capisce presto chi è.Quello che risulta poco chiaro è come fare per assicurarlo alla giustizia. Perciò il libro è un po' giallo, un po' romanzo d'azione, con una scrittura bella da romanzo non di genere, un po' romanzo di formazione e anche un po' una storia che ci fa entrare nel territorio indiano e nelle case indiane, nella cultura e nelle riserve di quella gente. Questo è l'aspetto che mi è sembrato di gran lunga il più interessante, anzi mi sarebbe piaciuto che fosse ancora più presente. Le storie indiane contenute all'interno sono interessanti, come il rapporto con i morti, con gli spiriti e la stessa casa tonda, il grande bisonte femmina.
In ogni caso proprio nella casa tonda avviene lo stupro e il tentato omicidio della madre di Joe. Joe è figlio di un avvocato con la stoffa dell'avvocato lui pure. Gli ingredienti ci sono tutti: affetti, amicizia, il cattivo, una comunità compatta, dei bravi genitori, sesso, e pure tanta complicità. Alla fine del romanzo confesso di avere provato un senso di solidarietà con lo stupratore: lui fuori del paradiso e gli altri tutti dentro. Se l'è voluta, era proprio cattivo senza luci e ombre come nei migliori film americani, ma poveraccio.... solo come un cane della prateria, stessa vita.
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