Dettagli Recensione
Compagni di viaggio
Una giovane donna scappa in Alaska con i suoi due figli alla guida di un camper. La sua è una fuga esistenziale, che la riporta alla scoperta di se stessa e dei propri equilibri. Sopravvissuta ad un mondo personale andato in frantumi, mette un po’ di giorni in fila, per scoprire un nuovo modo di pensare. E, grazie ad una terra di montagne e di luce, rinasce. La parte più bella è la descrizione, a volte impalpabile, delle dinamiche familiari che si intrecciano in questo camper fra lei ed i suoi figli e fra fratello e sorella. Sono intensi questi scambi familiari, molto emozionanti, e mi hanno fatto pensare che, se è vero che tutti amano viaggiare (e forse per tanti il viaggio è una fuga), di fatto, tutti noi abbiamo compagni di viaggio con cui stiamo camminando da sempre e con cui sempre cammineremo: la nostra famiglia. Josie si chiede in più momenti come mai le è stata negata la felicità più semplice, quella che hanno tutti: questa è una parte che mi ha molto colpito, così come il vedere che lei stessa, guardando negli occhi i suoi figli, quella felicità l’ha riscoperta, con coraggio. Perché il coraggio è un altro modo di andare avanti.