Dettagli Recensione
che adorabile portinaia
bisogna andare al di là delle prolisse intrusioni filosofiche dell'autrice che posiziona in quasi ogni pagina del racconto almeno una frase che si interroga sull'individualismo dell'umanità piuttosto che dell'importanza di riconoscere in un quadro di natura morta l'eternità e l'atemporale...se si resiste a tutti questi ragionamenti a volte anche distorti e inutili ci si può tuffare in un personaggio,l'amabile portinaia Renèe,che fa di tutto per essere mediocre e,tuttavia,viene suo malgrado smascherata dal nuovo inquilino giapponese Ozu e da una quasi tredicenne Paloma con tendenze suicide...l'eleganza e la cultura dell'incredibile Renèe,autodidatta amante dell'Arte come Bellezza del mondo,ti lascia un senso di felicità come quella dei bambini,che ti fermi ad ammirare le camelie sopra il muschio....e chi lo leggerà saprà di cosa parlo.....sicuramente consigliatissimo.....