Dettagli Recensione
La maledizione della panetteria
Due simpatiche storie che mi hanno accompagnato una domenica pomeriggio. Come già è stato ampiente scritto, hanno una profonda chiave di lettura.
Più che storia, la prima, rappresenta uno stato fisico di fame atavica, primordiale, nella quale ahimè mi riconosco.
Uno dei fascini di questa narrazione è che non abbiamo bisogno di sapere nulla. In poche pagine descrive l'essenza dei personaggi.
Il secondo racconto invece è più uno stato d'animo. Le descrizioni oniriche lo dimostrano, infatti alcune questioni non hanno combinazione logica, creando un vero e proprio slittamento semantico.
La moglie è ben diversa dal marito. Nel primo racconto infatti è solo la fame a spingere il protagonista all'assalto. Nel secondo, invece, è la moglie – caratterialmente più violenta di lui – che mette in atto una vera e propria rapina per esorcizzare la maledizione.