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Accusa, colpa e destino, quale futuro?
Un peccato di gioventù, commesso ingenuamente, per invidia, odio, amore, noncuranza, semplice errore o svista fatale segnerà e spezzerà per sempre le vite intrecciate dei protagonisti.
La famiglia Tallis, incastonata nelle proprie rigide consuetudini, con un pater familias, Jack, autorevole funzionario di stato prevalentemente assente da casa, fulcro, ordine e garante della libertà famigliare, ed una madre, Emily, sempre distesa nel buio, affetta da crisi depressive, a conoscenza di tutto, vissuta nelle zone d' ombra della propria invalidità, oggi moglie trattata ingiustamente così come lo era stata sin da bambina.
Una storia nata e costruita all' interno del mondo affettivo e personale di due sorelle, tra la briosità artistica di Briony, tredicenne con il talento innato per la scrittura, e l' annoiata parvenza di Cecilia, sorella maggiore con tratti di madre e difficoltà a definirsi nel futuro. Figura di contorno il fratello Leon, con una sensibilità d' animo piuttosto indolente e senza fondo ed una totale assenza di ambizione.
Tra loro Robbie, il figlio del giardiniere, da sempre mantenuto agli studi dai Tallis, un ragazzo retto, operoso, intelligente, studente modello, con un futuro già scritto.
Briony, da bambina, si sente il genio intimo dentro, definisce il suo mondo nel racconto e nella scrittura, desiderosa di viaggiare avanti nel tempo in un mondo adulto, attratta da riti e convenzioni delle quali è ancora del tutto all' oscuro.
In poche ore entra, inconsapevolmente, nel mondo dei grandi, lontana dall' invisibilità, testimone di misteri, legge una parola irripetibile ( nella lettera erroneamente consegnatale da Robbie ), interrompe una brutale aggressione, suscita l' odio di un adulto assumendo un preciso ruolo nel dramma della vita.
In realtà e' così facile perdersi, fraintendere tutto, quella è la vita vera, l' imperscrutabilità del presente, senza castelli di favola ne' principesse in attesa.
Le due sorelle sono così vicine e diverse, chissà come è essere Cecilia, Briony si eclissa in un intatto mondo interiore, Robbie è così innamorato, felice, pare destinato al successo.
Il rapporto tra Robbie e Cecilia è unico, indissolubile, per sempre. Hanno vissuto come fratelli, sconosciuti da amanti, improvvisamente viaggiano fuori dal tempo, privi di ricordi e futuro, laddove la vicinanza di un volto noto diviene stupefacente e le stesse parole dell' intimità acquisiscono un significato diverso.
Ecco, d' improvviso, quell' accusa infamante, la colpa, la condanna, il carcere, la partenza per il fronte, così come la progressiva chiarezza sull' imperdonabile errore commesso, una espiazione dolorosa e scontata ed una condanna impartita in primis dalla propria coscienza.
Un amore bruscamente interrotto, una passione sottratta laddove era solo agli inizi, una vita devastata da una colpa ed un' altra distrutta dal rimorso.
Gli anni passano, c' è chi continua ad amarsi per corrispondenza e vive secondo due esclamazioni: ..." Ti aspetterò "... e ..." torna da me "...
I tempi sono cambiati, la guerra è alle porte, ed in questi lunghi ed interminabili giorni un senso di colpevolezza riguarda tutti e nessuno.
Qualche tempo dopo Briony ( ormai diciottenne ) è cresciuta rinunciando alla propria identità, in una neo dimensione ( è una tirocinante infermiera ) autolimitata ad obbedienza, regole, lavoro. Vive esentata dalla necessità di interrogarsi, ma alla sera ritorna quell' inquietudine che assomiglia al buio stesso.
La verità è che non si sente una infermiera tirocinante ma una grande scrittrice in incognito ed il mantenimento di un diario serve a conservare la dignità, il filo della continuità, perché era quello che faceva da sempre.
È interessata al pensiero, alla percezione, ai sensi, la coscienza come fiume nel tempo, ma è sempre inseguita dalla sua vecchia colpa. Lavorando in un ospedale, al capezzale dei reduci di guerra, mutilati, sfigurati, morenti, impara che ogni persona è un oggetto facile da rompere e difficile da riparare e capisce l' importanza di quel lavoro, di quella tenerezza impersonale che le fa mantenere le distanze dalla sofferenza.
Lividi e graffi sono scomparsi da tempo, ma gli anni sono passati e lei non è più la stessa, ormai sono troppe le cose che non si possono dire e le domande lasciate cadere, il perdono è impossibile e lo scherno di chi si è amato e' ancora più duro da sopportare della collera.
La professione comune con la sorella Cecilia non costituisce un legame duraturo, come quella copia che si bacia ed e' legata indissolubilmente fa sentire Briony dimenticata, bandita, e lei in fondo ne prova un certo sollievo. Ormai il suo sentimento assomiglia alla nostalgia di una casa che non c' e' più.
La vecchiaia consegna inevitabilmente ricordi, malattie, fama, celebrità e celebrazioni, il potere di uno scrittore sta nel modificare ed indirizzare una storia, nel deciderne l' indirizzo, quasi detenesse un che di divino. Ma la cruda realtà spesso stride con la fantasia e non può essere riscritta.
All' interno di uno stesso racconto il lettore individua la propria verità così come vi sono più storie create, modificate ed indirizzate dalla fantasia dell' autore.
Ciascuno può immaginarla diversa, forse un amore per sempre, ma questo, oltre lo scorrere del tempo ed una possibile fine, e' quello che è stato, o semplicemente si è sperato.
Un romanzo, " Espiazione ", diviso in quattro parti, che attraversa un arco temporale di sessant'anni anni ma prevalentemente ambientato negli anni trenta. Una riflessione su verità, fantasia, soggettività, percezione del reale, legami famigliari, relazioni strette, apparenza, inganno , odio , amore, senso di colpa.
Sullo sfondo la seconda guerra mondiale, morte e desolazione, rimpianti, collera, perdono, espiazione ed un dolore interiorizzato, portato per sempre e per sempre presente, anche quando metabolizzato nel tempo.
Una trama intensa, a tratti commovente, mirabili gli affreschi psicologici e relazionali dei protagonisti e la figura di Briony, artista poliedrica e camaleontica che vive un duplice tormento interiore ( la propria colpa ) ed esteriore ( l' espiazione ), con quesiti irrisolti. Quanto abbiamo indirizzato il nostro ed altrui destino ed una colpa siffatta è per sempre?
All' interno della narrazione quella lunga seconda parte che parla di guerra vissuta dal proprio interno mi è parsa piuttosto prolissa, quasi un corpo estraneo, non sicuramente all' altezza delle dissertazioni poetiche e psicologiche su vita e destino, realta' e immaginario, arte e vita.
Le parti migliori del romanzo riguardano la caratterizzazione dei personaggi ( Briony, Cecilia, Robbie ) e le relazioni interpersonali oltre la toccante rappresentazione di una porzione di mondo di insondabile complessità, l' universo particolare di Briony, e la sensazione di un amore sempre, quello di Cecilia per Robbie.
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