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La verità e la finzione dei sentimenti
Il primo grande amore non si scorda mai, quanto è vera questa frase. Penso che noi tutti, quando pensiamo al nostro passato, ricordiamo con un sorriso ed un pizzico di malinconia il nostro primo grande amore, sia esso stato doloroso, passionale, vivo, a prescindere da come si sia evoluta la storia.
Nel libro "la meccanica del cuore" l'autore ci parla di amore vero, quello che per tutti sembra l'unico amore possibile, un amore dove ci si tuffa a capofitto donando se stessi al 100% senza coprirsi con alcuno scudo, mostrandoci per ciò che siamo attraverso ciò che proviamo.
Belle, e con un leggero tocco di surreale, le ambientazioni (alla Tim Burton per intenderci), ma tutto torna alla realtà quando i sentimenti mutano, si trasformano, si diventa consapevoli e la realtà ovattata che proviamo quando siamo innamorati ci lanci sulle montagne russe svanendo e riapparendo di colpo.
Questo libro lo consiglierei ad una persona che ha più di venti anni, per rivivere un amore passato e immedesimarsi nel protagonista quando poi, attraverso l'esperienza, le cose si comincia ad affrontarle guardando da una diversa prospettiva.
Stilisticamente il libro non è eccezionale, si vede che la mano dell'autore è quella di un artista che non si è dedicato solo alla scrittura, ma la lettura è risultata molto piacevole.
Sono curioso di recuperare gli altri suoi scritti e di vedere la versione animata del libro recensito.
Lettura consigliata: si