Dettagli Recensione
Top 500 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
IL GIOCO DELL'ANGELO: RECENSIONE
“Uno scrittore non dimentica mai la prima volta che accetta qualche moneta o un elogio in cambio di una storia.
Non dimentica mai la prima volta che avverte nel sangue il dolce veleno della vanità e crede che, se riuscirà a nascondere a tutti la sua mancanza di talento, il sogno della letteratura potrà dargli un tetto sulla testa, un piatto caldo alla fine della giornata e soprattutto quanto più desidera: il suo nome stampato su un miserabile pezzo di carta che vivrà sicuramente più a lungo di lui. Uno scrittore è condannato a ricordare quell'istante, perché a quel punto è già perduto e la sua anima ha ormai un prezzo.”
Tutti gli scrittori sognano di mandare in stampa le loro opere, ma soprattutto di vederle salire in cima alle classifiche…tuttavia, la strada per la gloria è dura e piena di ostacoli.
“Uno non sa cosa sia la sete fin quando non beve per la prima volta.”
Su questo filo conduttore, si basa la trama del romanzo gotico “Il gioco dell’ angelo”. La storia, ambientata nella cupa Barcellona degli anni 20, trova protagonista un ragazzo di 17anni, David Martin che sogna di diventare scrittore. La fortuna gli si presenta alle porte grazie al conte Pedro Vidal che considera David come un figlio e lo raccomanda ad un giornale locale. Inizia così la piccola carriera di David grazie anche alla serie dei libri “la città dei maledetti”; tuttavia il successo non gli porta ciò che esattamente si aspettava. I racconti sono firmati con un pseudonimo per cui nessuno gli attribuisce il successo; inoltre, David, passa tutto il giorno chiuso in casa a scrivere, trascurando in tal modo se stesso, la sua salute ed i rapporti con il mondo esterno. Gli unici suoi amici sono il suo protettore Vidal, il libraio Sempere (amico fidato che lo aiuta costantemente) e Cristina la donna di cui è da sempre innamorato.
Un giorno apprende la triste notizia di avere un tumore al cervello, che lo condurrà nel giro di un anno alla morte; a questo si aggiunge che la donna che ama, Cristina, sposa il conte Vidal.
David ormai disperato, entra in uno stato di depressione e disperazione tanto da fargli accettare la proposta di un misterioso editore francese Andrea Corelli, che gli offre sia un enorme cifra per scrivere un libro, che la promessa della completa guarigione dalla sua malattia. David, che pensa di non aver nulla da perdere, accetta questo ingaggio ignorando i pericoli, a cui sta andando incontro. Ben presto infatti, David scopre che il suo editore è coinvolto in efferati e terribili crimini e che in realtà Corelli, vuole sacrificare l’anima di David, per riacquistare la propria.
Zafon come sempre ha la capacità di “rendere credibile l’incredibile”: il romanzo, pura fantasia, cattura il lettore, ipnotizzandolo e immergendolo in dinamiche, che per quanto siano irreali, toccano tematiche attuali e intense.
Molti hanno definito “ Il gioco dell’angelo” , una riproposizione discreta del best seller “L’ombra del vento”; in realtà, seppur utilizzando tematiche simili nei suoi romanzi, Zafon non è mai ripetitivo e riesce sempre ad accattivare ed a rendere affascinante la cupa e maledetta Barcellona grazie ai suoi protagonisti, ma soprattutto, all’amore per la scrittura e per la lettura.
“Tutto è racconto, Martin. Quello che crediamo, quello che conosciamo, quello che ricordiamo e perfino quello che sogniamo.”