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Il giardino di Amelia
 
Il giardino di Amelia 2017-02-10 12:04:28 Belmi
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
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Contenuto 
 
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Piacevolezza 
 
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Belmi Opinione inserita da Belmi    10 Febbraio, 2017
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Doña Amelia

Siamo in Cile, a metà degli anni ottanta, sotto la dittatura del generale Pinochet. A causa di un cane, due persone molto eterogenee si trovano a contatto.

Da una parte abbiamo il giovane sovversivo Miguel Flores che mentre è in fuga dalla polizia si ritrova a inciampare in un cane e quindi arrestato. La sentenza è delle più semplici, l’esilio. La sua metà è un paesino di campagna a qualche ora dalla città e li incontrerà la Signora Amelia, una ricca latifondista.

“E lei grandissima stronza, la oligarchia in odore di fascismo solo per questioni di classe, sfruttatrice di contadini, lei ti ha teso una mano”.

Marcela Serrano ci porta nella sua terra e ne racconta le ingiustizie e le sue incongruenze. La storia affronta temi importanti come l’esilio, la vita di campagna, la lotta di classe, la fiducia, la tortura e il perdono. A differenza di “Dieci donne” qui ho trovato una Serrano un po’ più superficiale. Sono molte le cose che dice, ma sono molte di più quelle che non dice. Se molte le possiamo immaginare grazie alla lettura di altri testi e quindi colmare le lacune con quelle, rimane comunque il fatto che la Serrano non mi ha mai fatto entrare nella storia. Alla fine della lettura la sua scelta può essere comprensibile quando i “nodi vengono al pettine”, ma non sufficiente per scusarla.

Mi aspettavo un testo diverso conoscendo “le corde” che quest’autrice è capace di toccare; questa volta sono poche le corde toccate, direi solo leggermente “pizzicate”. Importante come sempre l’argomento scelto, mai dimenticare un passato, poi così non proprio lontano..

“Ascoltami bene, gli aveva detto, ora ti leggo un pensiero di Imre Kertész, lo scrittore ungherese che poco tempo fa ha vinto il Nobel: “Nessuna persona torturata, nessuna, rimane senza macchia, lo so perfettamente e non chiedermi perché. Non potrai mai più parlare di innocenza, al massimo di sopravvivenza””.

Buona lettura.

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Commenti

6 risultati - visualizzati 1 - 6
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Complimenti Fede, hai reso perfettamente l'idea del romanzo. Mi hai chiarito le idee. Come sempre, bravissima!
Sono d'accordo con le tue osservazioni. Ciao Federica.
lapis
11 Febbraio, 2017
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Mi accodo ai complimenti! Non solo un bel commento, ma davvero utilissimo per farsi un'idea del romanzo.
Grazie mille. Ciao, Manu
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Belmi
11 Febbraio, 2017
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Grazie Maria, troppo gentile :-)
Fede
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Belmi
11 Febbraio, 2017
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Grazie Annamaria e visto che hai letto anche te il libro mi fa piacere sapere che sei d'accordo con lè mie osservazioni.
Federica
In risposta ad un precedente commento
Belmi
11 Febbraio, 2017
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Prego Manu, i tuoi complimenti fanno sempre piacere.
Fede
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