Dettagli Recensione
Amore distruttivo...
La storia del suicidio della prima moglie dell'autore...Sylvia Bloch.
Un romanzo autobiografico che ti fa scivolare in un vero e proprio inferno coniugale.
Leonard e Sylvia si incontrano per caso, a casa di un'amica comune: quello stesso pomeriggio faranno l'amore e il giorno dopo andranno a vivere insieme.
Uno di quegli amori fulminanti, che non lascia scelta...
"Ci conoscevamo da meno di un'ora, ma sembrava che fossimo insieme, nella pienezza di quel momento, da sempre.
Cominciò senza un'inizio. Facemmo l'amore finché il pomeriggio divenne crepuscolo e il crepuscolo divenne notte fonda."
Ma quest'amore prende subito una direzione distruttiva, ogni cosa diviene motivo di urla, liti furiose alternate ad amplessi voraci dall'esito devastante, facendoli sentire spossati, ma continuamente insoddisfatti...come se volessero nutrirsi l'uno dell'altra senza riuscire a saziarsi mai.
Lei è sempre sull'orlo del precipizio, pronta ad esplodere per qualsiasi cosa: una cravatta non indossata, un apprezzamento per una modella su una rivista, il tempo che lui cercava di dedicare alla scrittura, o alle cene dai suoi genitori, anche solo una telefonata di un amico che riuscisse a strappargli un sorriso era causa di una gelosia cieca e devastante.
Lui non poteva neanche concedersi il lusso di avere la febbre e mettersi a letto...
Non poteva camminare due passi avanti a lei...
Non poteva contraddirla...
Ma non poteva fare a meno di amarla.
Un delirio.
Liti, urla e sesso...e ancora liti, urla e sesso.
Ancora e ancora.
"Non sapevano come stavano davvero le cose.
Neanch'io lo sapevo, quando stringevo Sylvia tra le braccia e la insultavo e le dicevo che l'amavo.
Non sapevo che eravamo perduti."
Si cullavano all'idea che tutte le coppie fossero così...così infelicemente normali o normalmente infelici.
Ma, alla fine, è stata lei a scegliere per tutti e due.
Aveva solo 24 anni.
24 anni...e 47 Seconal in corpo.
Poco più di centoventi pagine dense, amare, che vivisezionano un amore insano, rabbioso e claustrofobico con precisione chirurgica, ma senza dimenticare la poesia e le emozioni.
Un libro pieno di inquietudine, follia e bellezza...proprio come Sylvia.