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Una storia ha soltanto porte d'ingresso
"Una storia non ha un principio nè fine, soltanto porte d'ingresso.
Una storia è un labirinto infinito di parole, immagini ed energie riunite per svelarci la verità invisibile su noi stessi. Una storia è, in definitiva, una conversazione fra chi la racconta e chi l'ascolta: un narratore può raccontare solo fin dove lo sorregge il mestiere, mentre un lettore può leggere solo fino a ciò che porta scritto nell'anima.
Questa è la regola d'oro che sostiene ogni artificio di carta e inchiostro, perchè quando le luci si spengono, la musica tace e la platea si svuota, l'unica cosa che importa è l'illusione rimasta impressa nel teatro dell'immaginazione che ogni lettore alberga nella propria mente. E poi la speranza che ogni creatore di racconti si porta dentro: che il lettore abbia aperto il cuore a qualcuna delle sue creature di carta e le abbia dato qualcosa di se stesso per renderla immortale, sia pure per pochi minuti.
E detto questo con più solennità di quella che probabilmente l'occasione merita, meglio atterrrare a livello di pagina e chiedere all'amico lettore di accompagnarci verso la chiusura di questa storia e di aiutarci a trovare la cosa più difficile per un povero narratore intrappolato nel proprio labirinto: la porta d'uscita."
Eccoci dunque ormai alla fine della storia della famiglia Sempere, che ci ha guidati nella magica e misteriosa Barcellona, nonchè nella strana storia che accompagna ognuno di loro.
In questo libro facciamo conoscenza con Alicia Gris, una ragazza dal carattere caparbio e duro, ma che in realtà nasconde un cuore tenero e sensibile. Sarà proprio lei, insieme al suo compagno di avventure Vargas, a risolvere i vari enigmi ancora non risolti. Molte domande sono sicura avvolgono ancora la mente di chi ha letto solo i primi tre libri. Molte risposte vi attendono amici lettori.
"Il labirinto degli spiriti" conclude a meglio questa storia, s'impadronisce delle nostre menti e ci avvolge nelle intricate vicende ; un libro magico, un libro che sa coinvolgere il lettore e ci accompagna per le stradine di Barcellona, facendoci rincontrare i nostri vecchi amici. Daniel, Bea, il grande e saggio Fermin, amici che abbiamo conosciuto in passato e che è sempre un piacere riscoprire.
Ho apprezzato molto, come sempre, lo stile di Zafon e la storia, che è davvero fantastica, forse il più bello in assoluto di tutti quelli della quadrilogia.
Chi ha amato gli altri tre libri precedenti non si può certo far scappare questo gioiello!
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