Dettagli Recensione
In viaggio: la famiglia, il ricordo, l’identità
L’esordio letterario del giovane autore americano di origine ebrea è stato un successo letterario che ha avuto notevole seguito anche nella riduzione cinematografica ma che , ancora oggi, a distanza di anni divide i lettori. Vi è chi lo acclama come un genio letterario e chi invece abbandona le sue opere fin dai primi capitoli. Ho faticosamente letto il romanzo e sono stata più volte tentata di non concluderlo, eppure un filo tenue, caparbio, allo stesso tempo magnetico mi ha riportato a quelle pagine nelle quali ho potuto apprezzare uno sperimentalismo narrativo che probabilmente è anche il suo pregio maggiore, ai miei occhi. La lettura è ardua fin dalle prime battute perché occorre destreggiarsi fra diversi piani temporali e fra due voci narranti, una delle quali si esprime in un inglese improbabile, essendo appartenente ad un ucraino ( sforzo linguistico tradotto magistralmente a rendere comprensibile il disavanzo tra le due lingue anche a noi italiani). Ad esse si aggiunge uno scambio epistolare fra i due narratori , il quale ha per oggetto, in piena situazione meta- letteraria , il romanzo che stiamo fruendo. A complicare il tutto appunto i due piani temporali, il primo avente per oggetto la ricostruzione storico- favolosa dell’origine dello shtetl ucraino di Trachimbrod e della sua distruzione totale per mano nazista, il secondo teso invece a narrare l’arrivo di Jonathan, l’autore del nostro libro, in Ucraina a cercare, con l’aiuto di Alex e del suo nonno, le tracce della donna che salvò il suo di nonno dall’eccidio che rase al suolo quello sperduto villaggio al quale abbiamo già accennato. Confusi? Abbiate pietà, di più non so. L’ intera trama è forse riassumibile in tal modo : favoloso viaggio in Ucraina alla ricerca della propria identità famigliare ad opera dell’autore medesimo coadiuvato dall’ amico Alex e supportata dalle rivelazioni finali del nonno di costui. Ad ogni modo il quadro di insieme lo avrete solo a lettura ultimata e questa è l’ovvia ragione per cui consiglio di non desistere, altrimenti non ci potrebbe esprimere proprio, né a vantaggio né a svantaggio dell’opera. Tutto sommato la salvo, pur non rientrando nei miei canoni: troppo moderno, troppo innovativo, troppo imprevedibile. La salvo perché mi ha consegnato in maniera originale la memoria di uno shtetl fra i tanti, più di 1200 morti in una sola notte, perché me l’ha consegnata alternando i registri linguistici in un innovativo impianto narrativo, perché a tratti ha spruzzato di magia un’orrida realtà, perché infine si avvale di quadri narrativi che rimangono, per efficacia creativa, impressi nella mente.
Un carro si inabissa nel fiume Brod, una bimba si salva delle acque, dei genitori nessuna traccia, una festa celebra la ricorrenza dell’evento ogni anno …
Un giovane arriva in Ucraina e si imbatte in due improbabili accompagnatori, anzi tre: un giovane, il nonno , il cane puzzone …
Il giovane ucraino, Alex, ha velleità letterarie ma tanto inglese da masticare …
Trachimbrod è sparito dalla faccia della terra, eppure una donna ci vive e consegna ai nostri la sua e tante altre storie, faticosamente recuperate e gelosamente custodite in una scatola …
Provateci!
Indicazioni utili
Commenti
7 risultati - visualizzati 1 - 7 |
Ordina
|
Per fortuna non tutti sono assuefatti al peggio che ci viene propinato. Concediamoci il lusso di scandalizzarci. La qualità non può prescindere dal buon gusto. La volgarità è il frutto brutto dell'omologazione.
7 risultati - visualizzati 1 - 7 |