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Duellanti in bilico nella tempesta della vita
La lettura di McEwan prevede un copione " noto ", quello scrutare e rappresentare i caratteri umani attraverso la vita di personaggi spesso eccentrici di varia estrazione ed età, inseriti in un contesto storico fortemente caratterizzato sullo sfondo di vicende socio-politiche altrettanto importanti.
Grazie all' uso di un linguaggio fortemente descrittivo, di una asciuttezza e limpidezza di forma e di una struttura narrativa perfetta coadiuvata da dialoghi pungenti, spesso ironici, l' autore scandaglia il percepito estraendo tematiche e problematiche della contemporaneità con occhio critico e sferzante.
Amsterdam è solo il luogo dell' epilogo del romanzo, l' impalcatura narrativa si fonda sul complesso e turbolento rapporto di amicizia tra Clive, musicista di grande talento che ha in parte smarrito il proprio afflato e Vernon, discusso direttore di un quotidiano in crisi di vendite.
" Due ex amanti di Molly Lane aspettavano davanti alla cappella del crematorio dando le spalle al gelo di febbraio. Si erano già detti tutto, ma vollero ricominciare daccapo. "
L' incipit, la morte improvvisa e inaspettata di una persona così cara ( Molly ) segna la fine di un lunga stagione della vita e ridiscute i termini di una vecchia amicizia.
Tutti gli uomini da lei amati e presenti alle sue esequie per un estremo saluto si scrutano, si studiano, si temono, meditano vendette e si perdono in pietose ed egoistiche dissertazioni, con un occhio al presente e uno al futuro ( a Clive e Vernon si aggiungono l' attuale marito George, magnate dell' editoria, e Julian Garmony, ministro degli Esteri, anche lui una vecchia fiamma ).
Il fantasma di Molly, citato, invocato, rimpianto, aleggia ossessivamente per l' intera narrazione, nei pensieri e nell' azione ( delirante e amorale ) dei protagonisti.
Clive verrà orgogliosamente scelto dalla nazione per comporre la sinfonia del nuovo millennio, Vernon dovrà decidere se pubblicare un servizio scandalistico su Julian Garmony che rilancerebbe se stesso ed il giornale che dirige. Entrambi risponderanno personalmente di fatti e decisioni importanti ( Clive assistera' ad un episodio di violenza su una donna che non denuncerà distratto dalla propria creatività ), decisivi per la propria vita pubblica e privata.
I temi fanno riferimento ai tipici vizi della contemporaneità riguardanti il bel mondo, amoralità, sete di potere, arrivismo, egoismo, anaffettività, vendetta, invidia e quant'altro.
I sani principi, quell' umanità che contempla amicizia, amore, riconoscenza, condivisione, carità spesso rimangono nell' ombra, o sono solo teoremi asfittici, surclassati dalla aridità e cecità dei protagonisti.
La circolarità della storia travolge avvenimenti e personaggi, che si arrovellano in un egoistico e paradossale protrarsi delle medesime pecche e manchevolezze, in un' inversione e scambio di ruoli e contesti. Che sia il genio della creatività artistica di Clive o il pratico mondo della massmedialita' di Vernon, emerge l' assenza di qualsiasi possibilità comunicativa e condivisione afinalistica, con un epilogo che non può che portare all' autoannientamento,
Clive e Vernon discutono della rappresentazione di se' in un duello calato nell' ambiguità di un rapporto del quale comunque si alimentano, inseguendo un consenso reciproco che non prevede ascolto ne' interazione, disconoscendo il diverso da se', ricercando disperatamente una soluzione salvifica ed autogratificante che li esautori da una scontata e manifesta dichiarazione di fallimento personale.( la propria vita ).
Molly, da defunta, continua a vivere ( nelle loro menti ) sbeffeggiando i protagonisti e trascinandoli in un imprevedibile quanto grottesco finale.
La narrazione alterna alti momenti descrittivi ad una certa staticità, la profondità dei personaggi non sempre è adeguatamente rappresentata a differenza di altri romanzi dove l' interiorità e la suspance caratterizza la trama, ( " Chesil Beach ", " Sabato " ).
Emergono analogie laddove la percezione del reale è distorta dal personalismo ( " Espiazione " ) , o in temi riguardanti eutanasia e dignita' personale ( " La ballata di Adam Henry" ), ma complessivamente il romanzo pecca di fluidità narrativa, con frequenti pause ed un certo grigiore, certamente di un livello complessivo inferiore rispetto alle migliori rappresentazioni dell' autore.
Lodevole la capacità di entrare nei recessi dei mondi descritti rappresentandoli dettagliatamente, sia essa un' oasi di creatività musicale ( in bilico tra genio e ossessione ) o la spietata redazione di un giornale o il fumoso e gretto mondo della politica.
Fino all' arrivo di quel finale a sorpresa, affrettato e paradossale, solo accennato ed inspiegabile, quasi un corpo estraneo, o, più semplicemente, l' epilogo di una lunga agonia.
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Commenti
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c'è grande espressività nella sua piacevole ricchezza linguistica.
Quali sono i romanzi peggio riusciti di McEwan a tuo giudizio?
Ciao, Manuela
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